(ANSA) – MILANO, 19 APR – Con le golene evacuate e tutti gli accessi al fiume chiusi, eppure punteggiati da qualche curioso disposto a violare le ordinanze dei sindaci e a correre anche qualche rischio pur di godersi lo spettacolo, la piena del Po sta transitando fra la Bassa Piacentina e Cremona, già pronta a scendere tra i comuni rivieraschi del Cremonese e Casalmaggiore e il Casalasco. Pur non temendo disagi particolari, la crescita leggermente superiore al previsto – cinque, sei centimetri superiore alle stime – sta tenendo mobilitati tutti i gruppi di Protezione Civile: hanno presidiato gli argini maestri e le alzaie per tutta la notte e sono al lavoro da stamattina per posizionare i sacchi di sabbia e i gonfiabili a protezione delle aree più esposte, a cominciare dagli stessi argini e dalle canottieri del capoluogo, quelle più basse rispetto all’alveo già parzialmente invase dall’acqua. Inevitabile con il livello a 3 metri e 58 centimetri sopra lo zero idrometrico: criticità arancione, quella descritta dall’Aipo, a circa 60 centimetri dalla criticità rossa. "L’aumento è significativo e da controllare costantemente, ma non dovrebbe causare danni particolari" il messaggio, prudente ma tranquillizzante, uscito dal tavolo di monitoraggio presieduto in mattinata dal prefetto, Antonio Giannelli. Due i potenziali rischi: il deflusso lento e l’enorme quantità di legname e detriti che il fiume sta trasportando a valle, già in molti punti bloccato intorno alle pile dei ponti. (ANSA).