(ANSA) – NAPOLI, 18 APR – Al Villaggio Coppola di Castel Volturno è stato riscontrato un abusivismo diffuso e anche rifiuti interrati: è quanto, in sostanza, sostiene la Procura di Santa Maria Capua Vetere che, sotto il coordinamento del procuratore Pierpaolo Bruni, lo scorso 10 aprile ha sequestrato un palazzone di otto piani e 104 appartamenti del valore di 25 milioni di euro, denominato "Palazzo Marina", un sorta di ecomostro abusivo una volta era un albergo, chiamato Hotel Residence Fontana Bleu, realizzato dai Coppola sul lungomare occupando porzioni di demanio marino e forestale. Secondo quanto emerge dagli atti d’indagine non c’è alcuna traccia negli archivi comunali delle licenze edilizie di un’intera e popolosa frazione del comune di Castel Volturno (Caserta), il Villaggio Coppola, appunto, il cui nome ha origine da quello della famiglia di imprenditori edili che la edificarono negli anni ’70. E all’abusivismo edilizio si aggiunge anche l’ombra dell’inquinamento ambientale legato a un presunto interramento di rifiuti realizzato negli anni ’90 al di sotto dell’opera che rappresenta uno dei fiori all’occhiello di Villaggio Coppola, i campi da golf annessi all’Hotel Resort Marina di Castello, strutture edificate sempre dalla famiglia di costruttori (sono adiacenti al Centro Sportivo dove si allena il Napoli Calcio). Per questa vicenda sono indagati l’ex comandante della Capitaneria di Porto di Castel Volturno Francesco Pappalardo, 65 anni, e il 70enne Domenico Romano, che era una collaboratore dell’imprenditore Cristoforo Coppola, coinvolto ma ormai deceduto. (ANSA).