(ANSA) – SAMARATE, 18 APR – Sono 15 le coltellate inferte da Vincenzo Gerardi, 57 anni, alla moglie Teresa Stabile, 55 anni, nella serata di mercoledì nel cortile condominiale del complesso residenziale dove entrambi vivevano a Samarate (Varese). Almeno uno dei fendenti ha raggiunto il cuore della vittima rivelandosi mortale. Sono i primi riscontri dell’autopsia effettuata oggi sul corpo della donna che potrà ora essere dissequestrato e restituito ai familiari per le esequie. Gerardi, arrestato in flagranza con l’accusa di femminicidio, secondo l’accusa aveva pianificato l’agguato. La prova, per gli inquirenti, sta nelle lettere testamento indirizzate ai figli e scritte dall’uomo un mese prima del fatto. Nelle missive viene descritto il femminicidio-suicidio. Gerardi, secondo gli investigatori, ha indicato anche la data in cui il piano si sarebbe compiuto: il 16 aprile, quando il 57enne ha effettivamente ucciso la moglie che aveva chiesto la separazione. Una separazione inaccettabile per Gerardi, che per mesi aveva tormentato la vittima sino al tragico epilogo. Per questo la procura di Busto Arsizio è pronta a contestare all’uomo anche il reato di stalking. (ANSA).