Asst Lariana rafforza il sistema di vigilanza interna allo scopo di tutelare maggiormente pazienti e operatori sanitari. Le aggressioni in ospedale, e in particolare, in pronto soccorso, anche nel Comasco, sono quasi all’ordine del giorno.
La direzione di via Ravona ha disposto l’assunzione di 10 nuovi addetti. Il personale servirà, in parte, per garantire una presenza h.24 all’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù, in parte, per rinforzare l’organico a San Fermo della Battaglia, in parte per la sede della Casa di Comunità in via Napoleona. A breve, nel frattempo, sarà emesso un nuovo avviso per l’assunzione di ulteriori 4 addetti. “Ho sempre detto che consideriamo essenziali il servizio e il lavoro svolti dalla Vigilanza interna – ha spiegato il direttore generale di Asst Lariana, Luca Stucchi – soprattutto per quanto riguarda l’impatto sul nostro personale. Queste nuove assunzioni sono un segno concreto di queste parole”. “I nuovi addetti – aggiunge Adamo Casale, il responsabile del servizio di vigilanza di Asst Lariana – entreranno in servizio una volta conclusa la necessaria formazione”. Per quanto riguarda in particolare l’entrata in servizio a Cantù, l’avvio è ipotizzato per l’estate.

Il servizio di vigilanza può contare, inoltre, su una proficua collaborazione con la questura, che al Sant’Anna in particolare gestisce il Posto Fisso di Polizia. E proprio con la questura Asst Lariana ha sottoscritto, lo scorso 17 marzo, un protocollo per l’attivazione del sistema di video-allarme (Pulsante rosso) nel Pronto Soccorso. Pulsante che è stato già attivato due volte al pronto soccorso di San Fermo, l’ultima lo scorso 5 aprile per l’aggressione proprio ad uno dei vigilanti da parte di un uomo che poco prima si era già scagliato contro il fratello ricoverato nel reparto di emergenza-urgenza, la guardia era intervenuta per difendere il paziente e per tutta risposta aveva ricevuto un pugno al volto. Le volanti della polizia – ricevuta la segnalazione – avevano portato l’uomo in questura.