Il Consiglio Regionale ha approvato oggi all’unanimità la prima Legge che tutela, valorizza, promuove e sostiene le bande musicali, le fanfare, i cori e i gruppi folk della Lombardia (ne parlavamo qui). Grande soddisfazione è stata espressa dal Consigliere leghista dell’Alto Lario Gigliola Spelzini che, dall’età di 15 anni fa parte del corpo musicale “Tre pievi” di Sorico, dove ancora oggi suona il saxofono e della Fanfara Alpina Alto Lario “Cavalier Mariano Stella”. E proprio a Mariano Stella, maestro, alpino, ma anche sindaco di Pianello del Lario, si rivolge il pensiero del consigliere Spelzini: “Un uomo che ha legato la sua vita alla musica e alla comunità, dimostrando quanto forte possa essere il legame tra la tradizione musicale e l’impegno civico”.
Spelzini (Lega): “Riconoscere, sostenere, valorizzare un patrimonio”
Il consigliere Spelzini, che già a partire dalla scorsa legislatura, insieme al collega Floriano Massardi, aveva portato il tema all’attenzione dell’aula attraverso una mozione, durante il suo intervento in aula, ha spiegato: “Quella che abbiamo approvato oggi è una Legge importante, non solo per il sostegno finanziario a queste realtà, ma anche per il riconoscimento culturale che il Consiglio Regionale intende dare a gruppi che rappresentano una parte viva della nostra identità lombarda. Perché bande, fanfare e cori non sono solo espressioni musicali: sono storia, tradizione, coesione sociale. Rappresentano spesso l’unico punto di riferimento aggregativo in tanti piccoli comuni e sono anche dei simboli che incarnano l’identità di un intero popolo.
Sostenere queste realtà – ha proseguito ancora Spelzini – significa offrire a migliaia di giovani lombardi l’occasione di avvicinarsi gratuitamente alla musica, magari aprendo loro la strada verso una professione o l’ingresso in conservatorio. Ma significa anche farli crescere come cittadini: imparare il rispetto, il lavoro di squadra, l’impegno gratuito, il valore della comunità.
La Lega crede profondamente nella tutela delle tradizioni popolari lombarde e questo Progetto di Legge va proprio in questa direzione: riconoscere, sostenere, valorizzare un patrimonio immateriale che non possiamo permetterci di perdere. Lo dobbiamo a chi ha fondato queste realtà e a chi oggi, spesso nel silenzio e con sacrificio, le porta avanti. Lo dobbiamo ai giovani che si stanno avvicinando alla musica”.
Il commento degli altri consiglieri comaschi
Anna Dotti (Fratelli d’Italia): “Questa legge è senza dubbio un punto di partenza, ma è anche un provvedimento concreto che è stato approvato all’unanimità dall’Aula dopo un lungo e articolato percorso in Commissione Cultura. Ma questa legge è, soprattutto, una risposta alle tante associazioni che nei territori tengono viva la nostra cultura popolare e le nostre radici”.
Sergio Gaddi (Forza Italia): “Bande, fanfare e gruppi folk fanno cultura ogni giorno e in ogni territorio della Lombardia. Per questo sostenere queste realtà è importante perché significa sostenere l’identità delle nostre comunità”.