(ANSA) – FIRENZE, 15 APR – Lo arrestano a Ferrara per una tentata rapina, gli trovano un portafogli rubato a un’altra persona che però non è reperibile, poi confessa di aver ucciso una guardia giurata fuori dal casello autostradale A/1 di Barberino di Mugello e di aver sepolto il cadavere vicino al grande lago artificiale di Bilancino. Un giallo, ma ancora senza movente, lega la vittima, Federico Perissi, 40 anni, fiorentino, e il suo assassino, un senegalese di 40 anni, residente a Campi Bisenzio. Indagano le squadre mobili di Ferrara e Firenze. La notte fra il 14 e il 15 aprile la polizia riesce – su indicazione dell’aggressore – a individuare il cadavere, in mezzo alle sterpaglie, nascosto sotto terra e sassi. L’omicida ha girovagato fra Toscana ed Emilia con l’auto rapinata a Perissi dopo averlo ucciso. E’ la stessa vettura con cui l’africano fa un incidente sull’A13 vicino ad Altedo (Bologna), ha abbandonato l’auto ed è scappato nei campi. Dormirà vicino a un supermercato di Ferrara in tenda. Poi ieri mattina, 14 aprile, ha tentato di rapinare una macchina a una donna, sempre a Ferrara. E’ così che viene preso dalla polizia. La donna ha dato l’allarme e l’ha fatto arrestare. La sera del 14 aprile la squadra mobile di Ferrara ha quindi una ricostruzione dei fatti dal senegalese, che ha ammesso di essere il killer dicendo dov’è il corpo. La polizia sale nel Mugello, ci va in ausilio la mobile di Firenze e trovano il corpo. Il killer sarebbe lo stesso uomo che il 5 aprile a Firenze fece un tentativo di sequestro di persona presso un locale notturno a Novoli. Sequestro sventato da un addetto alla vigilanza e dalla polizia dopo un inseguimento fino alle Cascine. (ANSA).