(ANSA) – TORINO, 14 APR – Sostenere la mensa di Casa Accoglienza che ogni giorno serve fino a 300 pasti, aiutare i progetti di cura che mettono al centro la persona, quelli per l’educazione dei più giovani e dei più fragili, o per gli anziani, che qui trovano un luogo di vita, assistenza e sostegno. Sono solo alcune delle attività che si realizzano grazie alle donazioni quotidiane per una delle realtà di assistenza più radicata nel cuore di Torino, la Piccola Casa della Divina Provvidenza – Cottolengo, che ora ha fatto nascere la nuova Fondazione Cottolengo Solidale Ets, ente filantropico del Terzo Settore. Nata dall’esperienza consolidata di Fondazione Cottolengo Onlus, poggia le sue radici proprio nell’opera di San Giuseppe Benedetto Cottolengo, iniziata nel 1827 con l’inizio della Piccola Casa della Divina Provvidenza a Torino, in risposta alla povertà e alle malattie che affliggevano la società dell’epoca, accogliendo i più bisognosi, senza alcuna distinzione. "Tutto questo è possibile – sottolinea padre Carmine Arice, padre generale della Piccola Casa – grazie a coloro che credono in quello che facciamo e che ci sostengono attraverso la Fondazione Cottolengo Solidale". Una Fondazione che si distingue "per il suo approccio integrale al benessere umano, con un focus sul miglioramento delle condizioni di vita delle persone più vulnerabili. "Nel tempo – spiega padre Arice – sono cambiate le tipologie di persone che vengono assistite, una volta, ad esempio, la presenza di persone con disabilità anche molto gravi era molto più alta, oggi accogliamo molte persone anziane, non autosufficienti o con disabilità: il tema anziani è diventato veramente l’urgenza del nostro tempo. Tra i circa 1.600 ospiti che abbiamo nelle nostre Case, per progetti particolari per situazioni di maggiore indigenza il numero va dalle 400 alle 500 persone". (ANSA).