Giardini a lago di Como, tre settimane di tempo per capire cosa è stato fatto, cosa manca, per adeguare il progetto e soltanto successivamente andare a interpellare le altre aziende che avevano preso parte alla gara e capire se una di queste potrà proseguire il cantiere. Definire nel dettaglio i tempi per poter dire anche quando i lavori finiranno però è prematuro. Intanto c’è una data, quella della prima riunione che vedrà tutte le parti coinvolte: il 2 maggio.
Che il divorzio tra il Comune e l’impresa siciliana che si era aggiudicata l’appalto fosse nell’aria era ormai chiaro, ma nelle scorse ore è diventato ufficiale. Ora bisogna necessariamente guardare avanti. E’ stato il sindaco Alessandro Rapinese, in diretta su Etv (rivedi qui la puntata), a spiegare i prossimi passaggi partendo dalla risoluzione del contratto.
Il progettista passerà poi il prospetto aggiornato alla giunta, a quel punto l’esecutivo di Palazzo Cernezzi dovrà approvarlo per poi far partire una procedura che si definisce “interpello“: cioè si va a scorrere la graduatoria (tra le imprese che a suo tempo avevano partecipato alla gara) e si interpella il secondo a quel punto si capisce se è interessato, se ha ancora i requisiti, se vuole procedere e così via con gli altri. Quindi non è previsto un nuovo bando e la procedura dovrebbe essere più snella. Intanto il dirigente ha già notificato la data della prima riunione, il 2 maggio appunto.
Vale la pena ricordare che i lavori erano partiti a febbraio 2024 per concludersi in un anno. 14 mesi dopo, invece, bisogna tirare le somme e capire quando l’area potrà essere restituita alla città.