Mille litri di gasolio e altre sostanze inquinanti sversati nel lago Ceresio. È accaduto ieri sera alle 19 nel comune di Oria Valsolda, all’altezza di via Statale 179, dove si trova l’Ufficio delle dogane al confine con la Svizzera. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco del distaccamento di Menaggio con due mezzi e un fuoristrada attrezzato per la decontaminazione e il contenimento degli inquinanti proveniente da Como, assieme ai pompieri civici di Lugano, intervenuti con un’imbarcazione attrezzata, ai tecnici di Arpa e al sindaco di Valsolda Laura Romanò.
Le operazioni di contenimento degli idrocarburi sversati nel Lago sono proseguite fino a notte e sono state sospese alla 1.20. Sono riprese questa mattina, con l’intervento di una ditta specializzata con automezzi pesanti adibiti alla bonifica e l’assistenza dei pompieri di Lugano.
Secondo le prime verifiche e le prime ipotesi, la causa sarebbe stata un’errata manovra di rifornimento con la quale il carburante è stato disperso fuori dai serbatoi dell’impianto di riscaldamento a gasolio degli Uffici della Dogana. I vigili intervenuti avrebbero infatti notato una crepa su un muro che confermerebbe questa valutazione preliminare.
Come riferito dai tecnici di Arpa Lombardia del Dipartimento di Como-Varese, non sono state riscontrate evidenze di contaminazione di suolo in quanto l’edificio è prospicente il lago. Lo sversamento quindi ha interessato alcuni locali, il balconcino esterno e le acque del Ceresio, dove l’episodio è stato contenuto da una barriera di materiale plastico impermeabile già posizionata dall’Autorità di Bacino nel dicembre 2024, quando si era verificato un analogo sversamento a causa della lesione di un vecchio serbatoio, oltre che da nuovo materiale assorbente posizionato nella notte dai vigili del fuoco di Menaggio in collaborazione con i colleghi svizzeri.