“Il mio futuro? Preferisco non parlare. Sono molto contento qui e sono focalizzato sul mio obiettivo”. Tutti lo cercano e tutti lo vogliono, come il Barbiere di Siviglia. Ma lui è nato ad Arenys de Mar e si chiama Cesc Fabregas. In conferenza stampa, alla vigilia di Como-Torino, non è mancata una domanda sul suo futuro. La risposta è quella riferita all’inizio. “Penso solo al presente”.
Grandi nomi
Ma la certezza è che il tecnico del Como sia nel mirino dei più importanti club di tutto il mondo. Si è parlato del Lipsia nelle ultime ore, ma altre squadre hanno già provato a chiedere informazioni in caso di divorzio dai loro attuali tecnici con risultati non soddisfacenti. E che squadre. L’elenco comprende Real Madrid, Bayern Monaco, Manchester City, Atletico Madrid. In Italia Roma, Milan e Juventus. C’è anche il Parigi, serie B francese, di Bernard Arnault, a lungo l’uomo più ricco del mondo. E clamoroso, ha pensato a Fabregas anche la federazione brasiliana per la nazionale verdeoro.
Fabregas è il tecnico in questo momento più appetito a livello mondiale, in un ideale podio con Roberto De Zerbi – destinato a lasciare il Marsiglia – e con Thiago Motta, che, al di là del burrascoso addio con la Juventus, ha ancora molti estimatori.
Partite da urlo
Le prestazioni degli azzurri non sono passate inosservate. Di fatto la squadra – neopromossa, non dimentichiamolo – ha raggiunto con largo anticipo la salvezza, e alcune prestazioni contro “grandi” del campionato non sono passate inosservate, anche ad altissimi livelli. E soprattutto ai più attenti osservatori non sono sfuggite alcune soluzioni tattiche, disposizioni dei giocatori e movimenti in campo che hanno reso unico il Como anche a livello internazionale. Ecco perché l’interesse delle più grandi società mondiali – oltre che del Brasile – non deve sorprendere ed è anzi una logica e scontata conseguenza sul lavoro svolto dall’allenatore dei lariani.
Probabile cambio nel 2026
Ma secondo molti osservatori, al di là di questo corteggiamento, Fabregas dovrebbe comunque rimanere al Como per portare avanti il progetto che ha contribuito a costruire e far crescere. Poi, nell’estate del 2026, si vedrà.