(ANSA) – ROMA, 11 APR – "Le opportunità dell’IA sono immense e anche se volessimo tornare indietro, rallentare, invertire la rotta dell’innovazione, non potremmo. Dobbiamo abbracciare l’IA e utilizzarla in modo positivo. Serve il ruolo del governo in questo: promuovere le infrastrutture e creare le condizioni affinché le startup nazionali possano utilizzare gli strumenti dell’IA e competere con grandi infrastrutture internazionali. E ancora, sostenere il giornalismo come attività umana che affronta la sfida dell’IA con un rinnovato spirito etico. Nell’attuale contesto digitale, i flussi di informazioni sono rapidi e globali. La disinformazione trova nuovi modi sia per diffondersi, sia per evitare una facile identificazione. I deepfake possono essere prodotti a basso costo e senza un elevato livello di competenza tecnica. È per questo motivo che il governo italiano ha approvato un disegno di legge, attualmente all’esame del Parlamento, per introdurre un nuovo reato, quello del deepfake, oltre a proteggere la base del sistema ovvero il diritto d’autore. È significativo che recentemente anche il Regno Unito abbia iniziato a muoversi verso un approccio più europeo in materia di protezione del diritto d’autore, con l’IA che sta diventando sempre più potente in molti campi. La Cina stessa sta riflettendo sulla necessità di etichettare i contenuti come IA o non IA. Non c’è luogo migliore delle Nazioni Unite per discutere le diverse prospettive nazionali in relazione alle sfide che ci troviamo ad affrontare. Per ascoltare un’ampia gamma di voci e trovare una forma di sviluppo sostenibile per il nostro futuro collettivo". Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini, apre così la XXIV Infopoverty World Conference, organizzata da Occam nell’ambito delle Nazioni Unite, che quest’anno ha dedicato una attenzione particolare all’uso delle tecnologie AI in Africa contro la povertà. Proprio in ragione di questo l’esponente dell’esecutivo ha citato le direttrici del Piano Mattei nel Continente, approfondendo le grandi opportunità offerte dall’intelligenza artificiale in ambito sanitario, agricolo e della formazione. "C’è un’enorme differenza tra utilizzare l’intelligenza artificiale per migliorare l’assistenza sanitaria, le colture, rendere l’istruzione più accessibile da un lato e, dall’altro, delegare all’intelligenza artificiale valutazioni, interpretazioni e decisioni che spettano a noi esseri umani e solo a noi. C’è differenza – osserva Barachini – tra utilizzare una tecnologia per migliorare la vita del mondo intero e utilizzarla per migliorare solo la vita di pochi. I bisogni essenziali dell’uomo non cambiano. E sono stati proprio questi bisogni a spingere l’uomo a lottare per diritti importanti. Diritti che l’IA non può violare in nome del progresso, ma deve tutelare in nome del benessere di tutti. Per affrontare l’incredibile sfida dell’IA, dobbiamo farla evolvere in armonia con il bene dell’umanità. E questo dipende da noi. Sebbene il panorama globale abbia subito e continuerà a subire profondi cambiamenti, resto convinto – conclude l’esponente del governo italiano – della validità del modello di cooperazione internazionale e della sua importanza per raggiungere gli obiettivi ancora più ambiziosi di pace, benessere delle persone e prosperità. Abbiamo bisogno di un confronto globale sulle regole Ai e di organizzazioni internazionali ora più che mai. Allo stesso tempo dobbiamo continuare a porci domande e a trovare buone risposte". (ANSA).