Il rapporto difficile con gli adulti, l’uso-abuso della tecnologia, la gestione dello stress e dell’ansia che spesso passa dal ricorso a sostanze fino ai comportamenti autolesivi.
2.400 studenti di età compresa tra gli 11 e i 19 anni di 11 scuole (medie e superiori) del Comasco sono i protagonisti della ricerca promossa dal Centro Studi sull’Adolescenza Caos di Attivamente in collaborazione con l’istituto Minotauro di Milano che ha voluto far emergere le abitudini, i valori e le relazioni con i pari e gli adulti in preadolescenza e in adolescenza. I ragazzi hanno risposto al questionario realizzato come strumento d’indagine sui stili di vita, abitudini, sofferenze e uso dei dispositivi tecnologici allo scopo di rispondere meglio alle esigenze dei giovani.
Una sintesi dei risultati
Dallo studio emerge che i ragazzi interpellati riconoscono l’importanza degli adulti di riferimento ma nei fatti faticano a coinvolgerli nei momenti di vulnerabilità. La strategia più adottata nei momenti di malessere sembra però essere quella del ritiro e del chiudersi in se stessi. Dall’altra parte emerge anche che i genitori e gli insegnanti sono percepiti come troppo occupati o emotivamente non disponibili.
Sul tema della sessualità e dell’affettività molti adolescenti comaschi mostrano di non legare necessariamente la sessualità all’amore, trattando i due aspetti come distinti e internet gioca un ruolo ambivalente: da un alto crea confusione e false aspettative dall’altro per alcuni è uno spazio di scoperta e comprensione.
Più del 60% dei ragazzi conferma di spendere tempo online, ma di bilanciarlo con altre attività come lo sport, ad esempio. Il 21% degli intervistati però fa convergere su internet la maggior parte del proprio tempo libero. Ma è la gestione dello stress e dell’ansia che richiede una attenta riflessione. Il 14% dei ragazzi afferma di ricorrere alle sostanze e il 4,3% a comportamenti autolesivi per un totale di quasi un ragazzo su 5 che non trova nelle passioni o nelle relazioni un supporto per superare i momenti di difficoltà.
Alla luce dei dati emersi gli esperti che hanno analizzato le risposte puntano ad aumentare le strategie di ascolto e intervento con una serie di azioni come l’apertura di spazi di confronto, studio e socialità, utili anche incontri gratuiti con esperti del settore, percorsi di counseling a prezzi calmierati.