Il Museo Barca Lariana di Pianello del Lario riapre al pubblico dopo la pausa invernale. L’area espositiva si sviluppa su 2.500 metri quadrati di sale aperte al pubblico e conserva la più importante raccolta di imbarcazioni storiche, strumenti nautici e testimonianze legate alla tradizione del lago. Il museo sarà aperto al pubblico nelle giornate di venerdì, sabato e domenica dalle 14 alle 18, dall’11 aprile a fine ottobre. Apertura straordinaria per il giorno di Pasquetta, lunedì 21 aprile.
L’inaugurazione della stagione 2025 è programmata per venerdì 11 aprile con un evento speciale: la restituzione al museo e a tutti gli appassionati della Gondola Arconati Visconti, una delle più antiche e preziose al mondo, che è stata recentemente soggetta a un restauro conservativo grazie alla collaborazione con l’Accademia Galli di Como.
Le novità della riapertura non si fermano qui: in evidenza due nuovi allestimenti. Il prima riguarda lo spazio espositivo realizzato all’interno del Battello Nibbio, che racconta la storia della navigazione civile e popolare sul Lago di Como dai primi anni dell’Ottocento fino alla metà del Novecento. Grazie a contenuti multimediali interattivi, i visitatori potranno immergersi in un viaggio nel tempo, esplorando l’evoluzione del trasporto via lago attraverso fotografie, documenti storici e le immagini dei primi battelli in servizio.
La seconda grande novità riguarda il riallestimento della sala dello sci nautico, che ora ospita una completa catalogazione per una disciplina che ha sempre avuto gli atleti comaschi protagonisti ad alto livello. Arricchita con nuovi pannelli multimediali, la sala offre anche testimonianze dirette attraverso interviste a leggende dello sci nautico, come la Famiglia Cazzaniga, Vittorio Posca e Alfio Caronti, raccontando l’evoluzione di questa disciplina dalla sua nascita fino alle performance della squadra acrobatica “Equipe Lago di Como”.
Un’altra importante novità attende il pubblico a fine maggio: la Freccia dei Gerani, gioiello della tecnologia italiana, sarà restituito al museo perfettamente restaurato e arricchito – al suo interno – di un nuovo spazio multimediale, grazie al finanziamento dell’Unione Europea Next Generation Eu.