Parcheggi troppo cari in città, ne risentono tutti: lavoratori e residenti. Sul tema, sempre caldissimo, interviene Nova Como, nata come associazione culturale, guidata dal presidente Vincenzo Falanga, ma che sempre più sembra configurarsi come un movimento civico e, si sa, il voto del 2027 non è poi così lontano.
Questa volta il riflettore è puntato proprio sulla sosta cittadina che, dopo la revisione delle tariffe, ha portato ad un significativo incremento degli incassi (calcolato in oltre un milione) per il Comune. L’obiettivo dell’associazione è sottoporre all’amministrazione delle proposte a partire dalle risorse aggiuntive a disposizione che si potrebbero reinvestire – viene chiarito – in politiche “più eque, sostenibili e inclusive”.
Nova Como avvia i ragionamenti da un articolato documento che parte dalla spesa che si arriva ad affrontare in città. A partire dalla ben nota zona rossa, attorno al centro, che può arrivare a costare 19 euro al giorno (il calcolo fatto su 2 euro all’ora per 9 ore e mezza) che, per un lavoratore che la utilizza 5 giorni alla settimana, diventano 380 euro al mese. Diversa la situazione se si sceglie la periferia, all’autosilo Valmulini l’abbonamento mensile varia da 25 (solo parcheggio) a 45 euro (parcheggio più bus). Viene poi confrontata la situazione con le vicine Lecco e Varese che tra forfait giornalieri, agevolazioni per i lavoratori e i residenti stanno cercando di andare incontro alle diverse esigenze.
Le proposte di Nova Como
Di qui le proposte per Como: abbonamenti a tariffa agevolata per i lavoratori pendolari in aree strategiche e riduzioni per chi ha redditi fissi, impieghi part-time e è under 30; forfait giornalieri fissi diversificati in base alle zone per evitare costi esorbitanti per gli utilizzatori (residenti e non); la creazione di un’apposita App comunale con un portafoglio virtuale prepagato destinato ai frequentatori abituali con possibilità di 100 ore gratuite per alcune categorie (over 65, genitori con figli piccoli, disabili e caregiver).
Non solo tariffe, necessario agire anche su altri fronti
Agire sulle tariffe è un primo passo – spiegano dall’associazione – ma non può essere l’unico. E’ necessario creare una rete di parcheggi convenzionati con un tavolo di lavoro che coinvolga anche i privati così da arrivare, attraverso accordi strutturati, a mettere a frutto spazi aggiuntivi a costi accessibili, senza dimenticare un trasporto pubblico più efficiente, integrato e conveniente economicamente. Soluzioni che come risultato dovrebbero portare, inoltre, a snellire il traffico nei punti critici con benefici anche sull’ambiente e a garantire una maggiore accessibilità per tutti: residenti, lavoratori e turisti.