(ANSA) – PALERMO, 08 APR – Un’articolata organizzazione criminale che operava tra l’Egitto, la Turchia, la Grecia con ramificazioni in Italia che gestiva gli sbarchi clandestini lungo il Mediterraneo orientale. E’ quella al centro dell’inchiesta ‘El rais’ della Dda di Catania che contesta "18 eventi migratori, dal 2021 al 2023, che hanno visto l’arrivo di migliaia e migliaia di migranti lungo le coste siciliane e calabresi". In Turchia è stato arrestato il presunto capo dell’associazione, l’egiziano Assad Ali Gomaa Khodir, detto Abu Sufyen, ritenuto uno dei principali player di questo sistema di trasbordo di migranti dall’Asia minore all’Europa. Secondo stime della Dda della Procura di Catania, realizzate sulla base degli indizi raccolti, l’organizzazione avrebbe "favorito l’ingresso clandestino in Italia di almeno tremila persone a partire dal 2021 a oggi, con introiti stimati, per il sodalizio criminale, di almeno 30 milioni di euro". Sono sette le persone fermate e arrestate, mentre otto persone, indagate in territori extra Ue sono sfuggiti all’esecuzione dell’ordinanza cautelare emessa dal gip. Tra gli arrestati il presunto capo dell’organizzazione che è stato catturato a Istanbul dove si era stabilito per eludere un mandato di arresto emesso dall’Egitto per gli stessi reati contestati adesso, per cui era stato condannato a 10 anni di reclusione. Le indagini erano state avviate dalla Squadra mobile di Siracusa dopo l’arresto di tre stranieri, ritenuti gli scafisti della barca a vela con a bordo migranti arrivata nel porto commerciale di Augusta. E’ emersa l’esistenza di una struttura che reclutava skipper professionisti in Egitto, che gestiva la logistica dei migranti provenienti prevalentemente da Medio Oriente e Africa (siriani, afghani e palestinesi) e il loro successivo ‘trasporto’ verse le coste italiane a bordo di imbarcazioni a vela appositamente reperite, lunghe 12-15 metri che avrebbero potuto portare 20-25 persone, ma sulle quale venivano stipate un numero di migranti anche 7-8 volte maggiore. Il viaggio che iniziava dalle aree costiere delle città turche di Bodrum, Izmir e Marmaris, poteva durare anche una decina di giorni. I migranti per potere prendere parte alla traversata pagavano all’organizzazione circa 10mila dollari a persona. (ANSA).