Le famiglie non potranno iscrivere i propri figli al nido Coccinella di Monte Olimpino per il prossimo anno 2025/2026. La comunicazione ufficiale è arrivata ieri dal Comune ai genitori dei bambini che frequentano la struttura di via Bellinzona con un documento nel quale si precisa che “non essendo ancora conclusi i tempi per la stipula di una convenzione con il nuovo gestore del nido Coccinella, e non potendo al momento prevedere tale data, non è possibile effettuare la scelta di continuazione frequenza su questo nido”.
Secondo l’ultima delibera di giunta sui servizi per l’infanzia, per il nido di Monte Olimpino si prevedeva la “concessione di beni con affidamento ad Enti del Terzo Settore, convenzionando almeno il 30% dei posti con il Comune di Como, per 30 posti totali”. Nel frattempo, però, sono sopraggiunti diversi ostacoli. Prima un errore nel bando, poi una comunicazione di Ats Insubria, che ha evidenziato la mancanza nella struttura dei requisiti minimi di esercizio.
Le dichiarazioni del sindaco
“Abbiamo ricevuto i verbali di Ats e i nostri uffici hanno inviato tutti i documenti necessari – ha spiegato il sindaco Alessandro Rapinese – Stiamo attendendo delle risposte. In più abbiamo avuto un problema amministrativo con il bando, che si dovrà rifare. Dobbiamo però prima chiarire con Ats. Quando ci saranno il bando e il gestore, potremo riaprire il nido e verrà data la possibilità di iscriversi. Per le famiglie, – ha sottolineato Rapinese – il vicesindaco è sempre disponibile. Comunque, nel giro di poche centinaia di metri è pieno di nidi”.
La rabbia delle famiglie
“Sono una decina le famiglie coinvolte, tra chi dovrebbe continuare e chi vorrebbe iscrivere i figli al primo anno – spiega la portavoce dei genitori del nido di Monte Olimpino, Alice Tettamanti – Ci è arrivata ieri soltanto una mail, nessuno ci ha contattato. Siamo tutti molto arrabbiati. Non è opportuno spostare ogni anno i bambini in una struttura diversa. Inoltre, l’iscrizione va effettuata entro il 14 aprile. Non tutti i genitori hanno la possibilità di visitare le altre strutture disponibili per effettuare una scelta in tempi così ristretti. Tutte i nidi convenzionati hanno un solo posto ciascuno, quindi i bambini non potranno neanche stare insieme. Infine – conclude – non ci è stato detto nulla della comunicazione di Ats, ma attualmente ci sono dei bambini frequentanti in una struttura che non avrebbe i requisiti minimi”.
Il commento del Comitato “Como a misura di famiglia”
“Chi spiegherà a quei bambini che l’anno prossimo perderanno tutti i compagni e tutte le maestre? – scrivono in una nota gli esponenti del Comitato – Ai loro genitori sono dati solo dieci giorni per scegliere, avendo perso ormai tutti gli open day, con tutto ciò che comporta sul piano pedagogico e di organizzazione familiare. È l’ennesimo caso di mala gestione da parte dell’amministrazione, che fa ricadere i propri errori e le proprie inadempienze sulle famiglie senza offrire alternative valide e senza alcuna assunzione di responsabilità”.