Paesaggi meravigliosi, ma residenti soffocati dal traffico. E’ la doppia faccia della sponda occidentale del Lago di Como, su cui affaccia la Statale Regina. L’ordinanza anti-caos in vigore dallo scorso 15 marzo è ritenuta fondamentale dai residenti, dai rappresentanti istituzionali del territorio e dalle forze dell’ordine impegnate ogni giorno sull’arteria.
“Per noi, assieme al lavoro egregio che fanno gli osservatori del traffico, è fondamentale, permette un equilibrio – spiega Massimo Castelli, comandante della polizia locale di Tremezzina – Certo, è vero, qualche volta non viene rispettata, ma questo non significa che tutto va male, anzi. Possiamo migliorare certi aspetti, estendere i controlli interforze anche dal lunedì al venerdì, investire sulla segnaletica stradale rendendola più visibile. Abbiamo anche proposto, quando possibile, di fare qualche posto di controllo a Laglio, nell’intersezione con la strada bassa, in modo da non portarci sempre il problema nella zona rossa”.
“Il punto unico dove i mezzi pesanti possono essere fermati – spiega il sindaco di Laglio, Giancarlo Premoli – è il punto di incrocio tra la Statale Regina e la strada provinciale 71. Anche questo deve essere fatto con la presenza di forze dell’ordine, perché questa manovra fatta autonomamente dai mezzi sulla Statale implica rischi non trascurabili”.
Tra i comuni interessati dall’ordinanza, quello di Sala Comacina, l’unico che vede la presenza di due movieri, uno in entrata e uno in uscita. “E’ lo scotto che dobbiamo pagare, – dice il sindaco, Roberto Greppi – il bel paesaggio comporta tanto traffico. Purtroppo noi a Sala lo viviamo, siamo nel mezzo e quando c’è tanto traffico noi qui viviamo dei disagi importanti”.
Intanto, a giorni dovrebbe essere depositato il nuovo ricorso di Sistema Trasporti. “Capisco dal punto di vista commerciale, – conclude Greppi – però dal nostro punto di vista vivere in una situazione del genere diventa complicato”.