Rapporti sempre più tesi tra sindaco e minoranze nell’aula di Palazzo Cernezzi. L’opposizione compatta abbandona la seduta del consiglio comunale di Como.
Ieri sera dopo l’appello e in apertura delle dichiarazioni preliminari Patrizia Lissi, capogruppo del PD ha letto la nota a nome di tutti i colleghi chiarendo il motivo della protesta. Clicca qui per rivedere l’intera seduta.

“Si sa che lo scontro in consiglio comunale può portare a contrasti caratterizzati da toni polemici e anche asprezza di linguaggio, ma troppo spesso il sindaco ha superato i limiti consentiti alla dialettica politica“. Queste le prime parole. “L’utilizzo di espressioni gravemente infamanti o inutilmente umilianti, che sconfinano in gratuite aggressioni verbali o in parole volgari non può più essere tollerato. Lei – prosegue Lissi – non può dimenticare di essere il sindaco della città e ha il dovere di tutelare non solo le regole della buona educazione, ma la dignità stessa della istituzione che rappresenta”. “Da troppo tempo lei, intervenendo sui media si rivolge ai consiglieri con espressioni aggressive e gravemente offensive, come accaduto recentemente nei confronti del consigliere Cantaluppi, al quale ha indirizzato espressioni volgari ed inaccettabili”.
Quindi la stoccata anche a tutti i consiglieri di maggioranza.
“Nel prendere anche atto che la maggioranza di questo consiglio non ha mai dato segno di voler prendere le distanze da questi comportamenti, non ci resta altra scelta che manifestare la nostra severa censura abbandonando questa sera l’aula del Consiglio, per dare un segnale forte contro il costante dispregio del ruolo pubblico ed istituzionale da noi ricoperto”.
La replica del sindaco

Pochi istanti dopo la replica del sindaco Alessandro Rapinese: “Premesso che questa forma di protesta mi piace, mi chiedo però se il gettone di questa sera è comunque previsto” ha detto rivolgendosi al presidente del consiglio comunale Fulvio Anzaldo. Poi dopo aver ricordato alcuni commenti sui social da parte di alcuni esponenti dell’opposizione ha aggiunto: “Chiedo ai consiglieri di opposizione di continuare questa protesta, così finalmente potremo lavorare senza i sorrisini e le provocazioni che rendono il clima invivibile”.
La CGIL: “Deriva preoccupante”
Sulla protesta dell’opposizione e più in generale sulla dialettica in consiglio comunale interviene anche la CGIL con il segretario generale, Sandro Estelli. “Le modalità con cui vengono condotti i lavori del consiglio comunale e il tono delle dichiarazioni del sindaco sono il segno di una deriva preoccupante – dice – si riduce l’istituzione a palcoscenico elettorale, si trasforma lo scontro in strategia, si evita il merito per inseguire il consenso. Ma Como merita altro e ha bisogno di risposte concrete. Chi guida una città deve saper rappresentare tutti, non solo chi lo ha votato”.
I temi della seduta
La seduta è proseguita con l’approvazione, con i voti della sola maggioranza, della revisione del piano economico-finanziario della gestione dei rifiuti che certifica un aumento dei costi e quindi comporterà un adeguamento, con segno ‘più’, delle tariffe per i cittadini. E ancora con l’aggiornamento del programma triennale dei lavori pubblici e l’approvazione del regolamento per i servizi di sicurezza della polizia locale per attività di carattere privato.