Aveva la patente scaduta ed era già stato condannato due volte per guida in stato in ebbrezza il 32enne di Fenegrò in carcere con l’accusa di aver investito e ucciso Noemi Fiordilino, 20enne di Vertemate, e di essere poi scappato senza soccorrere la ragazza. Sabato notte, quando ha travolto la giovane a Lurago Marinone, era al volante ubriaco e con il piede destro ingessato. “Non ricordo nulla”, ha detto al suo avvocato. Domani sarà interrogato dal giudice delle indagini preliminari e nella stessa giornata di domani sarà effettuata l’autopsia sul corpo della vittima. I carabinieri hanno acquisito le immagini di telecamere pubbliche e private che avrebbero ripreso il passaggio dell’auto e anche il momento del tragico impatto.
L’incidente e le parole del fidanzato della vittima
L’incidente costato la vita a Noemi, studentessa universitaria di 20 anni, è avvenuto attorno alle 2.30 della notte tra venerdì e sabato scorsi. La ragazza era in auto con il fidanzato, un coetaneo di Appiano Gentile. Tornavano da una festa di laurea di un’amica. I due hanno accostato perché avevano investito un coniglio selvatico e volevano soccorrere l’animaletto. “Vedo arrivare una macchina tanto forte, gli ho fatto cenno con la mano di rallentare, ho cercato di prendere Noemi verso di me ma è stata strappata via dalle mie mani”, ha raccontato alle telecamere di “Ore 14” di Rai2 il fidanzato della ragazza.
Le indagini dei carabinieri e l’arresto del pirata
Noemi è stata trascinata per circa 50 metri dall’auto pirata, che poi è fuggita perdendo la targa anteriore. Al volante, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, c’era Vincenzo Crudo, 32 anni. I militari dell’Arma lo hanno rintracciato nella sua abitazione circa due ore dopo. Ha detto che l’auto gli era stata rubata. Aveva un tasso alcolemico di 1.49 milligrammi per litro, il triplo del consentito. Aveva anche il piede ingessato e la patente scaduta. Il magistrato che coordina l’indagine, Giulia Ometto ha disposto l’arresto con l’accusa di omicidio stradale, omissione di soccorso e simulazione di reato, per essersi inventato il furto.
L’interrogatorio e l’autopsia
Domani sarà interrogato in carcere dal giudice delle indagini preliminari Maria Elisabetta De Benedetto. Sarà assistito dal difensore, Massimiliano Di Maio, che oggi l’ha incontrato al Bassone. “Non ricorda più nulla dal momento in cui gli amici lo hanno accompagnato a casa, dice di avere un vuoto totale – ha spiegato l’avvocato – Sta realizzando la gravità dell’accaduto ed è provato ma non ricorda nulla”.
Al Sant’Anna, nel pomeriggio di domani è fissata anche l’autopsia. “I familiari di Noemi vogliono giustizia e una pena esemplare per un episodio così grave – dice il legale che li assiste, Edoardo Mastice – Abbiamo nominato un nostro consulente e disposto indagini difensive. Per la famiglia questo è solo il momento del dolore e del silenzio, in attesa di poter almeno dare l’ultimo saluto a Noemi”.