(ANSA) – MILANO, 29 MAR – "Il design è stato preferito alla denuncia del genocidio a Gaza": è questa la posizione assunta dagli organizzatori, riuniti oggi in assemblea, della manifestazione nazionale del 12 aprile a Milano per la pace nella Striscia di Gaza martoriata da un conflitto senza fine. Il corteo, che partirà alle 14.30 dalla Stazione Centrale, terminerà all’Arco della Pace e non in piazza Duomo a causa del Fuori Salone e di alcuni eventi correlati. L’assemblea è stata preceduta da un breve corteo partito alle 12.30 da piazzale Loreto, luogo simbolo dell’antifascismo, e arrivato al Parco Trotter dove si è tenuto l’incontro. L’iniziativa di sabato 12 aprile è organizzata da molte associazioni palestinesi e dalla galassia dei sindacati di base oltre ad altre realtà provenienti da tutta Italia. Fra loro: Associazione dei Palestinesi in Italia (Api), Associazione Donne Palestinesi, Comunità Palestinesi, Giovani Palestinesi d’Italia (Gpi), Unione Democratica Arabo-Palestinese (Udap), Adl Cobas, Cub, Confederazione Cobas Lombardia, Sgb, Sial Cobas, Si Cobas, Usi Cit, Usb Lombardia, Centro sociale Vittoria e Partito Comunista dei Lavoratori. "Le realtà pacifiste, sociali, sindacali e politiche denunciano con forza l’operazione di sterminio sistematico della popolazione civile palestinese a Gaza, che procede senza sosta e senza che i richiami dell’Onu vengano ascoltati", è stato detto fra l’altro. "E’ necessario che scoppi la pace – ha sottolineato Walter Montagnoli, segretario nazionale della Confederazione unitaria di base -. Il genocidio del popolo palestinese e l’attacco ai diritti dei lavoratori in Italia sono due facce della stessa medaglia: un sistema economico che affama i popoli e saccheggia il pianeta per finanziare guerre e armamenti. Mentre il governo italiano taglia salari, sanità e istruzione, investe invece miliardi nell’industria bellica e alimenta lo sterminio in Palestina. La lotta del popolo palestinese è la lotta di tutte e tutti noi contro lo sfruttamento, contro la guerra, per un mondo di giustizia e libertà". (ANSA).