(ANSA) – VAJONT, 28 MAR – "Viviamo la fase più concitata e delicata dell’intera indagine penale, quando si corre il concreto pericolo che qualcosa vada perso o sottovalutato. In queste ore, i congiunti di Daniel sono stati sommersi da attestazioni di cordoglio e vicinanza, ma anche da una lunga serie di voci, illazioni e testimonianze indirette sull’incidente e sulla complessiva gestione dell’accaduto. Non conosciamo l’esatta dinamica del sinistro proprio perché tutto è ancora in corso di ricostruzione: per questo invito chiunque sappia qualcosa che può tornare utile all’inchiesta della Procura a farsi immediatamente avanti con le forze dell’ordine, senza paura o imbarazzo". Lo ha detto l’avvocato Fabiano Filippin, che assiste la famiglia Tafa dopo l’infortunio mortale che martedì scorso è costato la vita al 22enne Daniel, colpito da una scheggia mentre lavorava in una fabbrica di Maniago. L’avvocato, raccogliendo l’appello del padre Elvin e della madre Donika, chiede uno sforzo di senso civico a quanti potrebbero conoscere particolari ancora da definire legati a quella tragica sera e all’uso dei macchinari aziendali. "Le voci che si susseguono in modo convulso ma che ancora non trovano riscontro rischiano solo di aggiungere dolore ad una famiglia già straziata da un lutto che, ad oggi, rimane inspiegabile e contro natura", ha concluso il professionista. (ANSA).