“Si invita la società calcistica Como 1907 con l’amministrazione comunale ad abbandonare in autotutela il progetto proposto di trasformazione dello Stadio Sinigaglia”. L’appello, scritto in italiano e in inglese e inviato al club e a Palazzo Cernezzi, è firmato da 110 architetti e studiosi da tutto il mondo, dall’Australia agli Stati Uniti passando per il Sudamerica e gran parte dell’Europa. La petizione è stata sottoscritta in undici Paesi e tra i nomi figurano Daniel Libeskind, Aaron Betsky, Rafael Moneo, Angelo Torricelli, Alessandro De Magistris e Stefano Zecchi, solo per citarne alcuni, oltre ad Attilio Terragni.
L’appello è stato inviato al Comune di Como, al Como 1907 e, per conoscenza, anche al ministero per la Cultura e alla Soprintendenza. La lettera inizia con una descrizione dell’area. “L’area della città di Como intorno ai Giardini a Lago è un museo a cielo aperto di architetture moderne – si legge – con il Monumento ai Caduti di Giuseppe Terragni su schizzo di Antonio Sant’Elia, lo stadio di Giovanni Greppi e la Casa del Balilla con piscina coperta di Gianni Mantero (oggi riunite nel complesso sportivo Stadio Sinigaglia), il Novocomum e Casa Giuliani-Frigerio ancora di Terragni, la sede della Canottieri Lario ancora di Mantero, ed anche il palladiano Tempio Voltiano di Federico Frigerio”.
“Apprendiamo con sconcerto che la società calcistica Como 1907, in accordo con il Comune di Como, vorrebbe intervenire sullo Stadio Sinigaglia, con un progetto per oltre 15mila spettatori e con l’aggiunta di alte coperture, ingenti volumetrie e svariate funzioni tra cui negozi, ristoranti, roof-top bar e un hotel – si legge nella lettera – Tale intervento pregiudicherebbe, oltre che la struttura esistente, anche gli spazi pubblici dei giardini e del lungolago, nonché i rapporti e le visuali con le vicine architetture di pregio e con il contesto paesaggistico nel suo complesso”.
La soluzione, secondo i firmatari dell’appello è un nuovo stadio in una zona diversa. “La comprensibile volontà da parte del club di gestire uno stadio coperto e integrato con funzioni commerciali determina l’imprescindibile necessità di individuare una nuova area per un nuovo stadio – scrivono architetti e studiosi – Si invita pertanto la società calcistica Como 1907 con l’Amministrazione comunale ad abbandonare in autotutela il progetto proposto di trasformazione dello Stadio Sinigaglia, individuando un’area idonea, in vicinanza delle necessarie infrastrutture alla scala territoriale e senza pregiudizio del contesto paesaggistico e dei capolavori di architettura moderna del lungolago, con anche il beneficio di poter recuperare lo storico stadio ad usi polisportivi per cittadini ed ospiti”.