Davvero i giovani d’oggi non sono più interessati a lavorare nelle imprese? E per quale motivo? Per rispondere a questa e ad altre domande, il Gruppo Giovani Imprenditori di Cna Lario Brianza ha organizzato un convegno presso ComoNext.
“Tema centrale proprio l’attrattività delle piccole medie imprese nei confronti dei lavoratori del futuro”, dichiara Davide Pusterla, presidente dei Giovani Imprenditori di Cna Lario Brianza. Queste aziende, prosegue, sono “l’ossatura dell’economia italiana, ma non riescono a trovare linfa nuova per proiettarsi verso il futuro, ovvero manodopera specializzata che possa governare i passaggi tra generazioni”. “Per scandagliare, con l’aiuto di esperti, i motivi di questa resistenza dei giovani abbiamo deciso di promuovere anche un servizio rivolto alle imprese e realizzato in collaborazione con l’Osservatorio Delta Index”, annuncia Pusterla.
L’obiettivo è attrarre i giovani, “ma anche trattenere i nuovi talenti in azienda”, dichiara Cristina Buzzi, responsabile dell’ufficio formazione Cna Lario Brianza. Per questo, “attraverso un questionario messo a punto dagli esperti di Delta Index – fa sapere la responsabile – proponiamo alle imprese di analizzare e misurare il loro grado di attrattività per capire dove risiede il problema di non essere appettibili per i ragazzi”. Inoltre, ha concluso Buzzi, “siamo in grado anche di proporre correttivi e soluzioni per invertire la rotta”.
Fondamentale anche l’intervento di Roberto Bernasconi, responsabile Area Lavoro e Relazioni sindacali Cna Lario Brianza – Varese, che ha evidenziato le misure di welfare che le piccole imprese possono attivare nei confronti dei propri dipendenti. In particolare, secondo le ultime statistiche, più che allo stipendio le nuove generazioni mirano a un lavoro che preveda orari flessibili e rispetti la vita privata.