“Fare sinergia per promuovere la cultura della legalità e della prevenzione”. A dirlo è il consigliere regionale Anna Dotti, presidente della Commissione Cultura di Regione Lombardia.
La legge regionale 1/2017 cambia nome e non riguarda più soltanto il bullismo e il cyberbullismo. D’ora in poi, la normativa mette in campo anche nuovi interventi regionali destinati a prevenire e contrastare il “fenomeno delle baby gang che compiono atti illegali o criminali”.
Lo ha deciso la Commissione Cultura, presieduta dalla comasca Anna Dotti, approvando a maggioranza le modifiche alla legge. Introdotte, quindi, alcune integrazioni e diversi miglioramenti rispetto al testo del 2017. Soddisfatta la presidente Anna Dotti. Si tratta, ha dichiarato, di un “provvedimento che focalizza ulteriormente l’attenzione su un tema particolarmente delicato e che interessa da vicino famiglie e giovani”.
Per il triennio 2025-2027 saranno messi a disposizione 200mila euro per il rafforzamento della prevenzione sociale e altrettanti per il contrasto allo “street bullying”, cioè il bullismo minorile di strada. Ulteriori 300mila euro, infine, saranno destinati alla realizzazione di percorsi formativi, compresi quelli del personale dedicato al contrasto delle bande giovanili.
Le misure approvate riguardano la prevenzione sociale nelle aree dove la criminalità giovanile è più diffusa e la riqualificazione degli spazi attraverso il sostegno di iniziative urbanistiche, culturali, educative, sociali e sportive. La nuova legge prevede anche sportelli di ascolto e aiuto, percorsi di servizio sociale obbligatorio o di lavoro socialmente utile per i minori autori di reati. Previsti anche percorsi di formazione, informazione e sensibilizzazione per operatori sanitari, sociali, sportivi, economici e per gli agenti della polizia locale. Completano il quadro normativo le novità relative alla composizione della Consulta regionale sul tema e ai protocolli di intesa.