Ricoverato in ospedale al Sant’Anna, un 40enne comasco si è fatto recapitare una potente droga chimica direttamente in reparto. La consegna è stata però intercettata dagli agenti del posto fisso di polizia della struttura sanitaria, che sono intervenuti per sequestrare il pacchetto e hanno denunciato a piede libero il paziente per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il 40enne, residente a Como e già noto alle forze dell’ordine, è arrivato al pronto soccorso del Sant’Anna perché stava male e ha avuto poi bisogno di essere ricoverato. Ha spiegato però in modo confusionale e sospetto il suo malessere. Sono scattati accertamenti sul paziente e sono stati allertati gli agenti del posto fisso di polizia dell’ospedale.
I poliziotti hanno approfondito la situazione e hanno accertato che il 40enne aspettava una consegna, che si è fatto recapitare in ospedale da un familiare, ignaro del contenuto. Il paziente avrebbe cercato di nascondere il pacco, che è stato però intercettato. Gli agenti hanno notato sul comodino accanto al letto di degenza una scatola con l’etichetta con la dicitura in inglese “Contiene Mdphp – Non adatto per il consumo umano”.
Gli agenti hanno immediatamente preso in consegna il pacchetto facendo analizzare il contenuto dagli esperti della polizia scientifica. Il test ha dato esito positivo ai reagenti determinando che la sostanza, 12 grammi, era una potente droga chimica associata a pratiche note come chem-sex, che prevedono di affiancare esperienze sessuali al consumo di droghe sintetiche.
Il 40enne è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.