(ANSA) – NAPOLI, 26 MAR – Portava avanti la famiglia con il suo stipendio da salumiere, coprendo le rate del mutuo e dell’autovettura ma un infortunio e il necessario intervento chirurgico a cui si è dovuto sottoporre ha sconvolto gli equilibri economici della sua famiglia e alla fine si è indebitato per 102mila euro, rischiando di non poter più fronteggiare neanche i costi di sostegno alla famiglia. È salvo grazie alla legge "Salva suicidi" Nicola Fusco, napoletano, che si è visto ridurre il debito dal tribunale di Napoli (settima sezione civile, giudice Eduardo Savarese) a soli 16mila euro. "Il codice della crisi consente, di fronte alla buona fede, di individuare gli strumenti adatti per ciascun tipo di debitore", spiega l’avvocato Monica Mandico, già presidente del Centro tutele per famiglie e imprese sovraindebitate e specializzata in questo settore. "Attraverso la presentazione al giudice di un piano di rientro sostenibile, – fa sapere il legale – basato su parametri oggettivi di redditività, è stato possibile ottenere la riduzione del debito iniziale". "Racconto la mia storia – sottolinea Nicola Fusco – sperando che le persone che si trovano nella mia situazione sappiano che c’è un modo per uscire dalla spirale dei debiti. Quando, nel 2022, mi sono infortunato e non sono più riuscito a pagare tutte le rate dei debiti che avevo contratto, ho compreso che dovevo rivolgermi a dei professionisti; di qui il contatto con l’avvocato Mandico". "Adesso che è tutto concluso, sono ancora incredulo – conclude il salumiere – ma le persone vanno informate: io ho saputo della riforma per caso, navigando su internet, e voglio parlare della mia storia perché se ci sono altre persone nelle mie condizioni possano a loro volta informarsi e farsi aiutare". (ANSA).