Il carcere-polveriera. Il Bassone di Como ospita il doppio dei detenuti rispetto alla capienza regolamentare, mentre l’organico della polizia penitenziaria è al di sotto di quanto previsto. Gli agenti si trovano a gestire un carico di lavoro importante considerando il numero di aggressioni che, pure in calo, resta consistente. La media è di una ogni 2 giorni e mezzo.
E’questo in estrema sintesi il quadro emerso durante la cerimonia di anniversario del corpo che ha celebrato i 208 anni di fondazione. Il direttore della casa circondariale, Fabrizio Rinaldi, e Maria Manzella, comandante della Penitenziaria, attraverso i dati, hanno rendicontato l’attività del 2024, nella sala Bianca del Teatro Sociale di Como che ha ospitato l’evento durante il quale sono stati consegnati i riconoscimenti agli agenti che si sono distinti per meriti di servizio.
I numeri del 2024
Attualmente i detenuti sono 440 ma la struttura dovrebbe ospitarne la metà, solamente 226. Si conferma, dunque, il problema del sovraffollamento. Per quanto riguarda i poliziotti in organico, pur dopo gli ultimi rinforzi, all’appello ne mancano ancora 35. Sono, infatti, 200 ma dovrebbero essere 235. Lo scorso anno gli episodi di autolesionismo sono stati 147, in media uno ogni due giorni e mezzo, l’anno prima erano stati di più, 191. E sempre ogni due giorni e mezzo è stato necessario intervenire per le 149 aggressioni (86 tra gli stessi detenuti) e 63 al personale della penitenziaria. Una 70ina in tutto le manifestazioni di protesta, tra individuali e collettive, cioè più di una alla settimana.
“Momento per ribadire il valore del nostro lavoro”
“Il corpo della polizia penitenziaria è una componente essenziale del sistema di giustizia – ha detto il direttore del carcere Rinaldi – e il suo operato quotidiano garantisce il rispetto della legalità e dei diritti delle persone detenute”. “Essere poliziotti penitenziari significa coniugare fermezza e umanità, sicurezza e rieducazione – ha aggiunto la comandante Manzella – questo anniversario – conclude – è un momento per ribadire il valore del nostro lavoro e per riconoscere l’impegno di tutti i colleghi”.