Non sono bastati il freddo, l’umidità e neppure la pioggia a frenare la voglia di bellezza, a Como e provincia: le Giornate Fai di Primavera, sabato 22 e domenica 23 marzo, sono state un successo.
Oltre 7000 le persone che hanno visitato i nove beni aperti dal Fai, tra la città e la provincia. Numeri record, assicurano gli organizzatori. Successo senza eguali, in particolare, per l’asilo Sant’Elia. 750 gli accessi registrati nel primo giorno di riapertura, che domenica sono saliti a 850. C’è chi è rimasto in coda addirittura due ore pur di riuscire a visitare il capolavoro razionalista progettato da Giuseppe Terragni. Un gioiello architettonico nel cuore di Como, chiuso dal 2019 e per anni caduto nel dimenticatoio.
Ci ha pensato il Fai a dargli nuova luce, anche solo per due giorni, e i visitatori hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa, tant’è che – nel pomeriggio di domenica – i cancelli sono stati chiusi con anticipo, alle 15.30, per via di una coda evidentemente troppo lunga. Non tutti, quindi, sono riusciti a entrarci e a visitare l’ex asilo Sant’Elia. Tra i presenti, non solo visitatori di Como e provincia, ma anche molti appassionati provenienti da tante altre zone d’Italia. Il maltempo, insomma, non è stato un deterrente. “C’era una grande voglia di rivedere aperta la scuola-capolavoro di Terragni”, fa sapere Stefano Moscatelli, capo delegazione Fai di Como.
Grande successo anche per Villa Parravicino e Villa Le Due Torrette a Erba, per la basilica di San Carpoforo e per l’osservatorio astronomico di Sormano, a conferma della varietà di proposte offerta dal Fai.
Nonostante il brutto tempo, che ha provato a mettere i bastoni tra le ruote, a Lenno un migliaio di persone hanno visitato Villa del Balbianello, tra sabato e domenica. 160 persone in visita alla Velarca, 300 a Villa Fogazzaro Roi, nel cuore del Ceresio. È stata riaperta anche la Torre del Soccorso, torre di avvistamento a Tremezzina, che regala una vista mozzafiato direttamente sul Lago di Como.
Le Giornate Fai di Primavera coincidono proprio con la riapertura ufficiale della Velarca, una perla sul lago, la casa-barca tornata al suo originale approdo, di fronte all’Isola Comacina. Prosegue, inoltre, il successo di Villa del Balbianello, che – complice l’arrivo della bella stagione – si prepara ad accogliere un alto numero di visitatori, come ogni anno. Insomma, le previsioni sono positive.
Grande successo anche per ComoNExT – Innovation Hub. Domenica il polo tecnologico con sede a Lomazzo, nell’ex cotonificio Somaini, ha aperto le sue porte per far toccare con mano ai visitatori le ultime innovazioni in materia di industria e tecnologia. Nonostante la giornata di pioggia, registrati numeri record con oltre 230 visitatori. Soddisfatto Ivan Parisi, direttore generale di ComoNExT. Questo tipo di iniziativa, dichiara, “ci dà la possibilità di mettere in luce l’attenzione alla salvaguardia del passato, grazie al recupero degli spazi del cotonificio e la valorizzazione del futuro”. “Il risultato di questa giornata – ha concluso Parisi – ci conferma che siamo sulla strada giusta. Dimostra che l’innovazione è un argomento che stimola un interesse sempre crescente e non possiamo che auspicarci che il nostro polo continui a essere, per quanto riguarda la regione Insubrica, il punto di riferimento in materia di trasferimento tecnologico”.