(ANSA) – ROMA, 22 MAR – In occasione della Giornata mondiale dell’acqua l’Unicef ricorda che ogni giorno, oltre 1.000 bambini sotto i 5 anni muoiono a causa di malattie legate ad acqua e servizi igienici inadeguati, uccidendo 1,4 milioni di persone l’anno. Con l’aggravarsi dello stress idrico, entro il 2040, circa 1 bambino su 4 in tutto il mondo – sostiene l’Unicef – vivrà in aree con uno stress idrico estremamente elevato. Ad oggi 4 miliardi di persone, quasi due terzi della popolazione mondiale, sperimentano una grave carenza d’acqua per almeno un mese all’anno. Circa 436 milioni di bambini vivono in aree ad alta o altissima vulnerabilità idrica, ovvero aree soggette a scarsità d’acqua e bassi livelli di servizi di acqua potabile. Il cambiamento climatico sta portando a eventi meteorologici estremi più frequenti e più intensi, causando siccità, disponibilità d’acqua imprevedibile e contaminando le riserve idriche. Si prevede che entro il 2030, circa 700 milioni di persone potrebbero essere sfollate a causa di un’intensa carenza idrica. Disastri di questo tipo in aggiunta alle alte temperature che portano alla proliferazione batterica distruggono e contaminano intere riserve d’acqua, aumentando il rischio di malattie come il colera e il tifo, a cui i bambini sono particolarmente vulnerabili. Nel 2023 l’Unicef ha installato 2.789 sistemi idrici alimentati a energia solare in 56 Paesi, portando il numero totale di sistemi installati dal 2019 a oltre 8.900, riducendo l’uso di combustibili fossili e i costi, e permettendo che l’acqua raggiunga milioni di persone in comunità remote e vulnerabili per il contesto climatico. (ANSA).