(ANSA) – ROMA, 20 MAR – Il comitato di presidenza del Consiglio superiore della magistratura, pur stigmatizzando l’attacco intimidatorio di cui è stata vittima la Procuratrice generale di Torino Lucia Musti nei giorni scorsi, non ha ritenuto tecnicamente sussistenti i presupposti di cui all’articolo 36 del regolamento interno del Csm per l’apertura di una pratica a tutela. I comportamenti segnalati, non sarebbero ‘lesivi del prestigio e dell’indipendenza della magistratura’ come richiesto dalla norma, sono invece oggetto di urgenti e opportune misure a tutela della incolumità del singolo magistrato da parte dalle competenti autorità. In questo senso si è espresso il comitato di presidenza di Palazzo Bachelet dopo la richiesta di una pratica a tutela della Pg Musti sottoscritta da tutti i consiglieri togati e molti laici a seguito degli attacchi alla Pg da parte dei neocomunisti di N-Pci. (ANSA).