“Il nostro impegno prosegue, pronti al deposito di ulteriori mille firme”. Lo annuncia il consigliere regionale del Partito democratico, Gigi Ponti. No al pedaggio sulla Milano-Meda: gli esponenti dem comaschi e della Valle del Seveso non arretrano e restano fermi sulla loro posizione.
Prosegue, quindi, la raccolta firme per dire no all’introduzione di un pagamento nel tratto tra Lentate sul Seveso e Cesano Maderno. Secondo gli esponenti del Pd, “è una questione di equità verso il territorio, perché i cittadini non possono pagare due volte un’infrastruttura da sempre gratuita per sostenere Pedemontana”.
L’introduzione del pedaggio, aggiungono i dem, peserebbe sulle economie delle aziende e sui redditi delle persone. “È un atteggiamento miope”, dichiarano i segretari dei circoli Pd della Valle del Seveso. “Optare per il pedaggio della B2 – aggiungono – è una scelta che denuncia la totale inconsapevolezza di come il pedaggio andrà a congestionare ulteriormente la viabilità ordinaria, già oggi fortemente sotto stress”. Una scelta simile, concludono, “dimostra come Regione opti per valutazioni di costo e non di valore”.
Soltanto lo scorso 4 marzo i consiglieri dem, tra cui il comasco Angelo Orsenigo, hanno depositato in Consiglio regionale le prime 6.147 adesioni, ribadendo così la necessità di mantenere gratuita la Milano-Meda. A distanza di circa due settimane sono state raccolte ulteriori mille firme: “Siamo convinti che istituire il pagamento sulla Milano-Meda sia una scelta essenzialmente politica della maggioranza di centro destra, che vuole imporre una nuova tassa ai brianzoli e ai comaschi”, dichiarano dal Pd. “Depositeremo al protocollo regionale ogni mille nuove firme che raccoglieremo – conclude il consigliere Ponti – indirizzandole al Presidente del Consiglio regionale Federico Romani e al Presidente di Regione Attilio Fontana. Andremo avanti fino a quando le istanze dei cittadini verranno finalmente ascoltate”.