Il comasco Maurizio Giunco confermato vicepresidente di Confindustria Radio Televisioni e rappresentante dell’associazione nel consiglio di Auditel, organismo che raccoglie e pubblica i dati sugli ascolti televisivi in Italia.
Si sono svolte a Roma, nella sede di Confindustria Radio Televisioni, le riunioni degli organi associativi – Consiglio di Presidenza, Consiglio Generale e Assemblea – che hanno completato la definizione degli assetti interni per il nuovo mandato, approvato il bilancio 2024 e messo a punto le linee principali del lavoro associativo.
Di fatto i primi atti ufficiali del neopresidente Antonio Marano.

“Confindustria Radio Televisioni – ha detto il presidente – rappresenta tutti i maggiori operatori radiotelevisivi, pubblico e privato, nazionali e locali, operatori di rete e di piattaforma, ed è riconosciuta come interlocutore affidabile del sistema radiotelevisivo”. “Vorrei mettere la mia esperienza – ha aggiunto – al servizio di questo ruolo di sintesi dell’Associazione, nell’ottica di valorizzare il patrimonio rappresentato dal settore radiotelevisivo. Un patrimonio che va ben oltre il contributo economico e occupazionale, e attiene al ruolo editoriale, informativo, culturale a sostegno della democrazia e dei valori fondanti dell’Italia e dell’Europa”.
Fra i dossier aperti e da affrontare nell’immediato: la valorizzazione dell’emittenza locale, lo sviluppo digitale della radio, la normativa UE, il diritto d’autore e diritti connessi, le risorse frequenziali per il broadcasting.



Parole di apprezzamento per il neopresidente arrivano da Maurizio Giunco: “Antonio Marano – spiega – è un uomo di televisione, da sempre nel settore, dalle tv locali alla Rai. La sua conoscenza profonda della materia e le sue indubbie capacità daranno certamente un impulso significativo alla nostra associazione. Sono estremamente soddisfatto di lavorare al suo fianco – ha concluso il vicepresidente di Confindustria Radio Televisioni – per portare avanti sia il lavoro svolto in Auditel sia la rappresentanza del mondo delle tv locali. Un ambito, quest’ultimo, che necessità oggi più che mai di uno sforzo significativo, viste le sfide epocali che ci attendono”.