Una vittoria da celebrare con un trofeo giunto in Brianza dopo tanti anni di delusioni. Una cerimonia doverosa prima di tornare a concentrarsi sul campionato e sull’obiettivo promozione.
La Pallacanestro Cantù ha festeggiato nel municipio della città del mobile la conquista della Coppa Italia. Coppa ottenuta domenica sera, superando nella finalissima la formazione di Cividale con un netto 74-57.
A fare gli onori, a nome dell’amministrazione e di tutta Cantù, il sindaco Alice Galbiati, a cui è stata donata una maglia. Il club era rappresentato dai dirigenti, capitanati dal presidente Roberto Allievi, dallo staff tecnico e da tutta la squadra. Ospite d’onore, ovviamente, il trofeo vinto nelle final four di Bologna, che ora farà bella mostra di sé nella sede della società brianzola.
L’auspicio generale è che questa cerimonia sia stata un antipasto, con la speranza che a fine stagione si possa festeggiare qualcosa di più importante, ossia la riconquista della serie A; il campionato che per storia e potenzialità Cantù meriterebbe, visto che si tratta una delle società più importanti non soltanto italiane, ma anche a livello europeo.
L’attenzione, dunque, torna sul torneo di serie A2. Cantù è a sei punti dalla capolista Udine, che in teoria ha ipotecato il primo posto, che assegna la promozione diretta. Il secondo spazio nella serie A 2025-2026 sarà assegnato ai playoff, gli spareggi che negli ultimi anni sono sempre stati fatali per l’Acqua S.Bernardo.
Il torneo di Cantù riprende domenica 23 marzo alle 18 con la trasferta a Brindisi. Il successivo giorno 30 il ritorno della formazione di coach Nicola Brienza al PalaDesio per il match contro Verona.