“Suo figlio ha investito un’anziana e per evitare la querela servono 8.900 euro”. Il solito, sedicente avvocato con il finto carabiniere non ha avuto fortuna. La vittima designata, un 70enne comasco, non solo non aveva figli e ha subito capito che al telefono c’era un truffatore, ma ha anche avuto la capacità di attirare lui in trappola il malvivente. Ha finto di credere all’incidente e di essere pronto a consegnare tutto quello che aveva per aiutare il figlio, ma intanto ha chiamato i veri carabinieri.
I militari dell’Arma sono arrivati a casa del 70enne pochi istanti dopo che alla sua porta si era presentato un finto addetto del tribunale che avrebbe dovuto ritirare gioielli e denaro. Il malvivente, un 20enne napoletano, è stato arrestato per truffa.
Processato oggi con rito direttissimo in tribunale a Como, dopo la convalida dell’arresto il 20enne è stato rilasciato con l’obbligo di presentazione all’autorità giudiziaria. I carabinieri ripetono l’appello a diffidare di chiunque chieda denaro e invitano a segnalare al 112 qualsiasi situazione sospetta.