A Como da giovedì 20 marzo i genitori potranno iscrivere i propri figli ai servizi di mensa scolastica, mensa scolastica aggiuntiva e doposcuola per l’anno 2025/2026. Le richieste dovranno essere presentate attraverso il portale https://como.ecivis.it. Per quanto riguarda la mensa, la domanda deve essere presentata dai genitori o tutori degli alunni che a settembre inizieranno un nuovo ciclo scolastico, dunque il primo anno della scuola dell’infanzia o della primaria. L’iscrizione è richiesta anche per gli alunni che, pur rimanendo nello stesso ciclo scolastico, si trasferiranno in un’altra scuola del Comune di Como. Per tutti gli altri, il servizio sarà automaticamente riconfermato. La domanda dovrà essere unica anche nel caso venissero iscritti più figli.
Il servizio di mensa scolastica aggiuntiva con assistenza comunale (per i giorni senza rientro obbligatorio), così come quello del doposcuola, viene erogato agli alunni della primaria che ne facciano ogni anno richiesta.
Oltre al costo del pasto giornaliero, per la mensa aggiuntiva è prevista una quota di compartecipazione annua da corrispondere in un’unica soluzione e non rimborsabile.
L’iscrizione al doposcuola è acquisita con riserva perché, per attivare il servizio è necessario il raggiungimento del numero minimo di 15 iscritti.
L’amministrazione comunale sottolinea come l’iscrizione a uno o più servizi sia subordinato all’assenza di situazioni di debito nei confronti del Comune.
A partire da settembre 2025, aumenteranno le tariffe della mensa scolastica. Come deciso dalla giunta lo scorso mese di giugno, non esisterà più la gratuità per le fasce di reddito più basse, con Isee compreso tra 0 e 3mila euro, che dovranno pagare 2 euro al giorno. Aumenti anche per la fascia tra i 3mila e i 7.500 euro, per cui la mensa passerà dai 2,48 euro ai 3 euro. Un euro in più per la fascia Isee tra i 7.500 e i 10mila euro, che pagherà 5 euro a pasto invece dei precedenti 3,97. Tra i 10 mila e i 25mila euro si sale dai 4,97 a 6 euro. 6,20 euro a pasto per la fascia 25mila-35mila. Tariffa massima, pari a 6,50 euro, per le famiglie con un Isee oltre i 35mila euro. La stessa cifra verrà pagata anche dai non residenti in città.