Regione Lombardia, con una delibera di giunta ha commissariato il Comune di Como per l’attuazione del Piano di zona 2025-2027. Il documento deve essere approvato dall’assemblea dei sindaci, ma manca la firma di Palazzo Cernezzi per il via libera. La giunta lombarda ha indicato come commissario Francesco Maria Foti, responsabile della Direzione generale Famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità. Dovrà “adottare ogni provvedimento necessario per l’eseguibilità del Piano di zona, entro il prossimo 31 marzo”.
“La decisione è stata presa al fine di garantire la continuità delle prestazioni sociali – spiega l’assessore regionale Alessandro Fermi – Il provvedimento prevede la nomina di un commissario ad acta, per la mancata sottoscrizione da parte del sindaco di Como dell’Accordo di programma dell’Ambito territoriale di Como, per l’attuazione del Piano di zona. È la prima volta in assoluto che siamo stati costretti a un provvedimento così drastico, tanto che non avevamo alcun precedente cui fare riferimento”.
Nella delibera, la giunta regionale precisa che la mancata approvazione del Piano di zona nei tempi stabiliti configura “un’inerzia nell’attività amministrativa nel garantire determinati livelli essenziali di prestazioni sociali a favore di persone che si trovano in situazione di fragilità, tale da invocare il potere sostitutivo”.
“In questo momento è importante continuare a garantire determinati livelli essenziali di prestazioni sociali a favore delle persone che si trovano in condizione di fragilità sociale”, spiega l’assessore Fermi dopo l’approvazione della delibera.
Sul tema interviene anche il consigliere regionale e segretario provinciale di Forza Italia Sergio Gaddi. “Cade anche l’ultimo bluff di Alessandro Rapinese, che nel suo solito giochetto di mescolare le carte voleva far credere che sarebbe stata commissariata l’intera azienda sociale. Ovviamente non è andata cosi. L’unico aspetto positivo di questa triste vicenda di vanità personale anteposta agli interessi collettivi, è che grazie all’intervento di Regione Lombardia i cittadini avranno comunque i servizi che attendono”.
“L’ulteriore dura lezione che Regione Lombardia ha impartito al sindaco di Como – aggiunge il capogruppo della Lega in consiglio comunale Elena Negretti – la dice lunga sui motivi del perché sia dovuta intervenire. Qui si tratta di garantire l’assistenza ai più fragili, ai più deboli, a coloro che più di tutti sono indifesi soprattutto rispetto all’arroganza e alla miopia sociale. Che si ravveda urgentemente questo Sindaco Superman”.
“Dopo numerosi solleciti, il comune di Como non ha proseguito nel sottoscrivere l’accordo di programma dell’ambito territoriale di Como per l’attuazione del piano di zona. A causa di questa decisione del sindaco, la Regione ha dovuto prendere una decisione senza precedenti – commentano Daniele Valsecchi, segretario cittadino del Pd e il consigliere regionale Angelo Orsenigo – Si tratta dell’ennesima brutta pagina del capitolo che questa amministrazione sta scrivendo nella storia della nostra città, chiudendosi in se stessa e minando i rapporti con tutto il resto del territorio provinciale e regionale. E a pagare, in questo caso, è soprattutto la parte più fragile della nostra cittadinanza. Il compito dell’Azienda sociale è dare servizi alle persone maggiormente in difficoltà: persone di cui, il sindaco, sta dimostrando di non curarsi affatto”.
Il Sindaco dovrebbe occuparsi più umilmente del sociale e non pensare solo alla pratica.