A poche ore dall’entrata in vigore dell’ordinanza anti caos sulla Statale Regina e dall’annuncio degli autotrasportatori che intendono presentare un nuovo ricorso al Tar, è arrivata la risposta del prefetto di Como, Corrado Conforto Galli.
Soltanto nelle scorse ore, infatti, Francesco Artusa, presidente dell’associazione di categoria “Sistema Trasporti”, si era mostrato deciso, netto e fermo sulla sua posizione, pronto – quindi – a opporsi al provvedimento che sarà attivo, ogni anno, dal 15 marzo al 15 novembre.
L’ordinanza anti caos non è in discussione. Così ha deciso Anas, che è l’ente proprietario della strada. È proprio Anas, infatti, ad aver firmato il documento che rende il provvedimento permanente, come richiesto dal territorio, imponendo diverse limitazioni a bus turistici e mezzi pesanti.
L’obiettivo è ridurre i disagi sulla strada del lago, soprattutto con l’arrivo della bella stagione, quando l’afflusso di viaggiatori entra nel vivo e i veicoli sul lago aumentano in maniera significativa. L’incrocio di bus e camion causa spesso ingorghi e code, complici le numerose strettoie che si trovano lungo quel tratto di strada.
Intanto, nelle ore appena successive all’entrata in vigore del provvedimento anti caos, sulla Statale Regina la situazione è apparsa sotto controllo, senza particolari disagi per gli automobilisti né traffico congestionato. Complice probabilmente la pioggia, nel primo giorno di ordinanza non si segnalano particolari criticità e neppure la presenza di bus turistici o mezzi pesanti. Nessuna sanzione nel primo giorno di ordinanza, né in mattinata quando i controlli erano affidati alla polizia locale di Tremezzina né nel pomeriggio da parte della polizia stradale. Per vedere i possibili effetti dell’ordinanza, quindi, bisognerà probabilmente aspettare la ripresa della settimana lavorativa.