“Il cronoprogramma è rispettato, ad oggi non ho motivo di credere il contrario”. Il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, sollecitato da un residente in diretta su Etv torna a parlare della frana di Civiglio. “Chiamo da quel quartiere desolato e dimenticato” così ha esordito il telespettatore che ha chiesto certezze sui tempi dei lavori e di conseguenza di riapertura della strada, la via dei Patrioti, chiusa dal 15 maggio scorso, giorno in cui si è verificato lo smottamento.
Da allora chi vive nel quartiere alto della città fa i conti con i disagi legati alla viabilità interrotta. Gli interventi – secondo quanto annunciato dal Comune – erano previsti da marzo (nelle scorse settimane intanto sono state svolte le indagini nel sottosuolo) per poi concludersi a maggio. Il cittadino ha espresso il timore rispetto ad un possibile allungamento dei tempi. Rapinese ha voluto, innanzitutto, sottolineare che non si può fare il paragone con la frana di Cavargna di fine gennaio, dove la strada è stata già parzialmente riaperta perché: “Come è noto a Civiglio si parla di un terreno privato, c’è stata la querelle legale che ha fatto perdere del tempo, poi è partito un appalto ed è stato affidato”. “Ho chiesto nei giorni scorsi al dirigente responsabile – ha precisato ancora il sindaco – e mi ha detto che il piano sarà rispettato, ora non ho motivi di dubitarne. Voglio ribadire che non abbiamo perso un secondo ma di certo – conclude – non posso andare su io con ruspe e pale a sistemare la situazione”.