Soddisfatto per la prova della sua squadra, certo non per il risultato e per la rete del 2-0 annullata a Da Cunha per un fuorigioco millimetrico. Mister Cesc Fabregas, allenatore del Como, prima di commentare la partita, si è voluto scusare per l’espulsione. “Mi scuso per il gesto verso l’arbitro – ha specificato – Mi spiace, ho sbagliato. L’ho fatto davanti ai miei cinque figli che erano in tribuna; e l’educazione è la prima cosa che si deve mostrare”.
Poi il commento sul match, perso per 2-1 contro i rossoneri. “Abbiamo avuto coraggio, abbiamo disputato grande partita, non posso dire niente. Una prestazione di questo genere a San Siro: siamo il Como, una formazione neoproomossa che viene in uno stadio così importante con una squadra con tanti ventenni e scende in campo in questo modo”.
“Chiamatemi perdente – ha aggiunto il tecnico del Como – ma lasciatemi perdere così, con le nostre idee e le nostre opportunità. Avete visto che gioco di squadra, tattica, posizionamento. C’è tutto in questo Como. Per quanto espresso non meritiamo questo risultato, ma per il futuro c’è un potenziale incredibile. Nel futuro una gara così si rivincerà: il calcio ci dovrà regalare questa soddisfazione”.
Poi la contestazione rispetto alla scelta di annullare la rete di Da Cunha. “Non era fuorigioco. Hanno fermato la palla quando hanno voluto loro; bastava farlo tre millisecondi prima e non sarebbe stato fuorigioco. Mi dite che il fuorigioco semiautomatico è così? Evidentemente è sbagliato”.
Su Dele Alli il tecnico lariano è stato perentoio: “Un rosso molto chiaro, una entrata che fa male vedere. Volevo mettere Sergi Roberto, ma pensavo fosse il momento di Dele Alli, era la sua opportunità. Mancavano 5 minuti importanti per fare il 2-2. Stavamo dominando per fare il pareggio. E’ stata la cosa più negativa della serata. Dobbiamo alzare il livello sotto questo punto di vista”.
Il discorso torna sul match: “Una partita di livello molto alto contro una formazione di Champions League”. Poi un giudizio su Nico Paz e Da Cunha. “Io sono esigente con tutti i giocatori e soprattutto con Nico Paz. Oggi ha fatto una grandissima partita”. Su Da Cunha: “Io vorrei sempre scendere in campo con 11 Da Cunha, è un giocatore enorme, sottovalutatissimo, farà una grandissima carriera. Gioca in mezzo al campo, in ruolo complicato, che unisce qualità tecnica, tattica e fisica. Gli posso solo dire bravo, che continui così, ha soltanto 23 anni”.
Fabregas non ha voluto rispondere a questioni su un possibile suo futuro al Milan. Ma ha aggiunto: “La mia mentalità? Io voglio diventare il migliore allenatore del mondo. Devo migliorare tanto, ma vedere la mia squadra così mi dà forza. Manca qualcosina, ho perso tante volte 2-1, ma io posso dirvi che il Como vincerà tantissimo nel futuro imparando anche da esperienze come questa”.
Infine uno sguardo al futuro prossimo. “Il nostro campionato inizia con l’Empoli, mancano nove partite e otto saranno con formazioni della parte destra della classifica. Ora rientra Sergi Roberto e per me questo è un fattore di assoluto rilievo. E’ un giocatore di altissimo livello, la cui stagione è stata caratterizzata da un infortunio. Con lui saremmo già stati salvi, di fatto l’obiettivo principale che abbiamo quest’anno”.