La polizia di Como, ha arrestato per concorso in furto, aggravato dalla minorata difesa della vittima, una 19enne di Pavia e denunciato una 17enne comasca, di origini tunisine, entrambe già note alle forze dell’ordine.
Nelle primissime ore di ieri una volante è stata inviata nell’abitazione di un 82enne, non vedente, residente in un quartiere nella zona Sud di Como.
A chiedere aiuto è stato direttamente l’uomo che ha denunciato agli agenti un furto avvenuto in casa sua durante la notte – in totale 500 euro circa, un anello e una medaglia in oro, oltre alle chiavi di casa – oggetti che custodiva nella sua camera da letto.
È stato l’anziano a ricostruire quanto accaduto e a spiegare i suoi sospetti nei confronti della sua vicina di casa di 17 anni e dell’amica di 19 residente a Pavia.
Da quanto è emerso, le due ragazze nella giornata di giovedì, avrebbero chiesto all’uomo sia del denaro per acquistare delle pizze sia la possibilità di ospitare per la notte la 19enne pavese che, vista la tarda ora, non sarebbe riuscita a rientrare nella sua città. L’uomo avrebbe acconsentito ma durante la notte avrebbe sentito degli strani rumori provenire dalla sua camera da letto, scoprendo solo ieri mattina che dalle tasche dei pantaloni mancava del denaro e alcuni oggetti in oro che custodiva sul comodino. Ha chiesto conto alla giovane che per tutta risposta sarebbe uscita dall’abitazione.
I poliziotti, una volta raccolta la testimonianza, hanno identificato le due ragazze, rintracciando la 17enne nella casa dove vive con i genitori che si trova davanti a quella dell’82enne e la 19enne su un autobus per Como e diretto in stazione, entrambe sono state accompagnate in questura.
Nella borsa della maggiorenne gli agenti hanno trovato 210 euro, una medaglia in oro e un mazzo di chiavi, oggetti che corrispondevano a quanto sottratto all’anziano. Nell’abitazione della 17enne, trovati poi 300 euro e un anello in oro. La 19enne pavese è stata arrestata, mentre la 17enne comasca denunciata.
Entrambe dovranno rispondere di furto, aggravato dalla minorata difesa della vittima in quanto portatore di disabilità.