“Pronti a depositare il nuovo ricorso al Tar, è il minimo che possiamo fare davanti ad una simile arroganza istituzionale”. Francesco Artusa, presidente dell’associazione di categoria “Sistema Trasporti”, è chiaro: la nuova ordinanza anti caos in vigore dal weekend sulla statale Regina sarà impugnata nuovamente. Il documento, è noto, è diventato permanente e ciò significa che entrerà in vigore ogni anno tra metà marzo e metà novembre e questo almeno finchè non saranno ultimati i lavori per la variante della Tremezzina.
“A mio giudizio è un provvedimento incostituzionale perché limitando i nostri spostamenti, limita di conseguenza il nostro fare impresa” aggiunge Artusa. “Non capiamo – aggiunge – perché ad oggi non abbiamo nessun dato certificato in mano che attesti i miglioramenti sulla viabilità di fronte ad un tale sacrificio chiesto al privato. Siamo nel 2025 gli strumenti ci sono per poterci dire quanto traffico in meno si è registrato”. “Inoltre – sottolinea ancora il presidente di “Sistema Trasporti” – davanti a noi non abbiamo un termine temporale per quanto riguarda il cantiere della Tremezzina, quindi ad oggi nessuno può dire quanti anni dovremo convivere con i divieti nel pieno della stagione turistica”.
In estrema in sintesi tra Colonno e Tremezzina i pullman turistici potranno viaggiare solo in direzione Nord per il rientro dovranno fare il giro del Lago passando da Lecco. I camion non potranno transitare di giorno ma solo di notte con alcune differenze orarie in base alla lunghezza dei mezzi.
“Lo scorso anno – tuona ancora Artusa – abbiamo avanzato alcune proposte come un passaggio a pagamento simile ad Area C che avrebbe permesso anche di capire gli effettivi volumi di traffico o la possibilità di incrementare i movieri a nostre spese e non abbiamo avuto nessuna risposta”.
Per tutti questi motivi tra una settimana-dieci giorni l’associazione depositerà il ricorso.
Nei due anni precedenti il primo ricorso presentato al Tar aveva visto annullare l’ordinanza, nel 2024, invece, il documento era stato rivisto ed era rimasto in vigore. La misura è stata introdotta come soluzione alle lunghe code e agli ingorghi che si creano sistematicamente sull’arteria.