(ANSA) – ROMA, 13 MAR – "Non è il terremoto a uccidere, ma la casa in cui viviamo". Il capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano torna a ribadire che la "preoccupazione" maggiore per quanto riguarda l’area flegrea è l’ "urbanizzazione" e "la qualità" degli edifici. Per questo Ciciliano ricorda che i cittadini possono già richiedere i "sopralluoghi gratuiti dei tecnici", per verificare la vulnerabilità delle abitazioni, che è cosa diversa dall’agibilità. "Abbiamo già avviato uno studio sull’edificato dei Campi Flegrei, un lavoro importante che aiuterà i cittadini a comprendere il livello di qualità e sicurezza delle abitazioni in cui vivono" aggiunge. Lo studio si trova alla seconda fase, che è stata avviata la settimana scorsa. E la richiesta di sopralluogo da parte dei cittadini, dice ancora Ciciliano, è un passaggio "propedeutico alla richiesta di accesso ai contributi stanziati dal Governo, pari a 100 milioni di euro per i prossimi cinque anni". Quello che è importante però, è che le verifiche di vulnerabilità sismica sono una cosa diversa da quelle di agibilità. "Ad esempio – spiega infatti il capo della Protezione Civile – all’esito della scossa della scorsa notte, i cittadini possono rivolgersi al proprio Comune per richiede il sopralluogo dei tecnici e verificare gli eventuali danni. Se, invece, vogliono accedere allo studio di vulnerabilità, in assenza di danni, possono presentare istanza di sopralluogo attraverso la piattaforma dedicata". (ANSA).