E’ attesa la relazione dei carabinieri del Ris dopo il sopralluogo di ieri nell’abitazione della donna morta in circostanze ancora da chiarire a Veniano. Il marito della 39enne è indagato a piede libero per omicidio volontario aggravato e maltrattamenti in famiglia, anche se al momento non risulterebbe alcun elemento concreto a suo carico. Ieri, per alcune ore l’uomo era risultato irreperibile, tanto che la situazione era stata segnalata ai carabinieri, ma questa mattina il 34enne è poi rientrato nell’abitazione dei genitori.
Ramona Rinaldi, mamma di una bambina di 6 anni, è stata trovata senza vita in casa il 21 febbraio scorso. A dare l’allarme e chiamare i soccorsi è stato proprio il marito, Daniele Re, 34 anni. L’uomo ha detto che la moglie era chiusa in bagno e non rispondeva. I soccorritori hanno sfondato la porta e hanno trovato la 39enne impiccata. E’ stata informata la procura di Como e sono subito intervenuti i carabinieri per un sopralluogo. Il magistrato Antonia Pavan ha disposto l’autopsia, effettuata nei giorni successivi e ha poi dato il nullaosta per il funerale della donna, già celebrato.
Nonostante l’ipotesi iniziale di un gesto volontario, la procura ha poi disposto ulteriori accertamenti. Il marito, assistito dall’avvocato milanese Davide Montani, è stato sentito dal magistrato. L’uomo avrebbe ripetuto di essersi accorto che la moglie si era alzata e di averla cercata, accorgendosi che era in bagno ma non rispondeva. Avrebbe quindi chiamato i soccorsi. Re avrebbe respinto ogni possibile accusa, ribadendo il suo racconto, anche se lui stesso avrebbe detto di non sapersi spiegare il gesto della moglie.
La 39enne non ha lasciato alcun messaggio e familiari e amici non avrebbero riferito alcun problema o segnale di allarme, dicendosi certi che non si sarebbe mai tolta la vita. I familiari, che si sono affidati all’avvocato Giovanna Petazzi, attendono l’esito delle indagini e hanno fiducia nella giustizia. Sono convinti che Ramona non si sia tolta la vita e sperano che si possa chiarire cosa è accaduto la notte della sua morte. La priorità assoluta intanto è proteggere la figlia della 39enne, che vive inevitabilmente una situazione di forte difficoltà.
Daniele Re è stato indagato per omicidio volontario e maltrattamenti in famiglia ma non ci sono al momento altri provvedimenti a suo carico. Con il suo legale ieri ha deciso di non partecipare al sopralluogo dei carabinieri del Ris. E’ attesa ora la relazione dei militari dell’Arma esperti nelle rilevazioni scientifiche. Unita agli altri elementi raccolti dagli inquirenti potrebbe servire a fare piena luce sulla morte di Ramona e ad eventuali ulteriori sviluppi dell’indagine.
