“Una vita da social”: è questa la campagna educativa itinerante della Polizia di Stato e del Ministero dell’Istruzione e del Merito, nell’ambito del progetto “Generazioni Connesse”, che si è tenuta questa mattina a Como, in piazza Cavour.

Per l’occasione presente il truck della Polizia di Stato, un tir attrezzato con un’enorme area didattica dedicata ai molti ragazzi delle scuole che hanno avuto la possibilità di interagire con la polizia postale. L’obiettivo è promuovere un’educazione digitale. Il progetto è pensato per diffondere una maggiore consapevolezza dei rischi del mondo cyber e per promuovere un uso più responsabile della tecnologia. Particolare attenzione a temi attuali che spesso vedono coinvolti proprio i più giovani, come l’educazione sentimentale online, l’adescamento, il cyberbullismo e tutte quelle situazioni che possono avere ripercussioni anche sulla sfera loro emotiva.
La tappa dell’11 marzo a Como è la terza in Lombardia, dopo quelle di Mantova e Bergamo, e fa parte di un percorso che in questo anno scolastico 2024/2025 vedrà il truck della Polizia di Stato raggiungere oltre 50 città italiane. All’iniziativa svolta nel cuore della città, a due passi dal lungolago, hanno partecipato – tra gli altri – il prefetto di Como, Corrado Conforto Galli, il questore della Provincia di Como, Marco Calì, e il vicesindaco Nicoletta Roperto.
Importante, per l’occasione, anche la presenza di alcuni giovani atleti delle categorie giovanili, della Primavera del Como 1907 e di F.C. Como Women militanti in Serie A femminile, ma anche i ragazzi e le ragazze della Tecnoteam Volley di Albese di serie A2 e quelli della Libertas Volley di Cantù.
