Archiviato il pareggio con il Venezia, per il Como è già tempo di pensare alla prossima sfida, la trasferta di sabato a San Siro contro il Milan, con inizio alle 18 e biglietti del settore ospiti esauriti da tempo. All’andata al Sinigaglia affermazione del Milan per 2-1.
Due società che sono state legate in passato, da molti intrecci; non è mancato anche un gemellaggio tra i tifosi, che però ora ha smesso di esistere.
Soprattutto nella fase di presidenza di Silvio Berlusconi la vicinanza è stata forte. Il Cavaliere, del resto, nel nostro territorio era stato sfollato durante la guerra – ad Oltrona San Mamette – e come ha raccontato in una bella intervista al nostro Nino Balducci – con la sua famiglia spesso raggiungeva Brunate per lunghe passeggiate e la raccolta dei narcisi.
Da un punto di vista sportivo, la prima uscita della nuova dirigenza rossonera, pochi giorni prima di firmare l’acquisto del club, fu proprio al Sinigaglia, per Como-Milan, terminata 1-1, il 16 febbraio del 1986. In tribuna c’era Paolo Berlusconi, fratello di Silvio.
Nel 1987, in un incontro nel Castello di Pomerio a Erba, Silvio Berlusconi dichiarò che il Milan sarebbe diventato il club più forte del mondo; obiettivo poi raggiunto.
Il primo successo del Milan dell’era Berlusconi fu proprio lo scudetto vinto al Sinigaglia il 15 maggio del 1988. Era la squadra allenata da Arrigo Sacchi. Anche quel giorno la sfida tra gli azzurri e i rossoneri terminò 1-1. Reti di Pietro Paolo Virdis, per gli ospiti e di Salvatore Giunta per i lariani, allenati da Tarcisio Burgnich. Festa anche per i tifosi azzurri, con la conquista di una meritata salvezza.
Ma i tifosi lariani ricordano più volentieri, senza dubbio, lo storico successo a San Siro per 2-0. Era il 13 gennaio del 1985: su un campo ghiacciato si imposero con reti di Gianfranco Matteoli e Pasquale Bruno. Una storia d’altri tempi: il Como era in campo con scarpe con le ventose, fate arrivare dalla Germania dallo sponsor tecnico di Hansi Muller – tedesco all’epoca in forza con gli azzurri – mentre sul ghiaccio i rossoneri scivolavano con i tradizionali tacchetti.
Alla fine degli anni ‘80 Como e Milan raggiunsero un accordo di mercato, con il club rossonero che scavalcò la Sampdoria, che fino a quel punto aveva avuto una linea preferenziale. I migliori talenti lariani andarono non a caso al Milan: i nomi più importanti, Stefano Borgonovo e Marco Simone.
Altri tempi e diverse realtà. Ormai tutto è cambiato ed entrambi i club sono nelle mani di investitori stranieri, come buona parte delle società di serie A. Quello che rimane è il fascino di una sfida giocata nella scala del calcio contro uno dei club più vincenti del mondo. Sarà comunque una giornata indimenticabile.
