(ANSA) – MILANO, 10 MAR – Dovrebbe essere depositata domani la consulenza cinematica, affidata all’ingegnere Domenico Romaniello e disposta dalla Procura di Milano, su quanto avvenne il 24 novembre scorso tra viale Ripamonti e via Quaranta, dove morì Ramy Elgaml, il 19enne egiziano che era in sella ad uno scooter guidato dall’amico Fares Bouzidi, che rimase ferito, al termine di un inseguimento di circa 8 km da parte dei carabinieri. C’è stata, infatti, un’ulteriore e breve proroga della consulenza, che inizialmente avrebbe dovuto essere depositata ai pm Giancarla Serafini e Marco Cirigliano a fine febbraio e poi era già slittata una volta. E la relazione potrebbe anche essere messa a disposizione delle parti a metà settimana, assieme a quella autoptica. In un’annotazione della Polizia locale si faceva riferimento ad un urto laterale nelle fasi precedenti e veniva indicato che il 19enne era "in fase di caduta al suolo", mentre l’auto dei carabinieri sarebbe sopraggiunta "in frenata". Dai filmati, acquisiti nelle indagini, pare che il 19enne sia rimasto schiacciato tra l’auto e il palo di un semaforo, perché la macchina e lo scooter si sono schiantate, poi, quasi nello stesso punto. Il legale della famiglia di Ramy, l’avvocata Barbara Indovina, ha chiesto più volte nelle indagini di sequestrare e analizzare quel palo che, però, da quanto risulta, dopo l’incidente sarebbe stato portato via e smaltito dall’azienda milanese dei rifiuti. Nel fascicolo sono indagati per omicidio stradale Bouzidi e il carabiniere che guidava l’ultima macchina inseguitrice, mentre in un filone per favoreggiamento e depistaggio sono indagati altri due militari che intervennero quella sera perché avrebbero intimato ad un testimone di cancellare un video. Bouzidi, poi, interrogato dal gip per l’accusa di resistenza, aveva parlato di un "urto", di una "spinta da dietro" da parte dei carabinieri nell’ultima fase e i suoi legali hanno avanzato, dunque, l’ipotesi di uno "speronamento volontario". (ANSA).