Droga, risse tra i clienti, consumo smodato di alcol, presenze costanti di persone già note alle forze dell’ordine. La polizia di Stato, in collaborazione con i carabinieri di Mozzate ha chiuso per due settimane il ristorante Al Jawahara. Il questore di Como Marco Calì ha sospeso temporaneamente la licenza al locale.
Già dallo scorso anno, carabinieri e polizia sono intervenuti più volte nel bar e ristorante, segnalato per le ripetute “condotte illegali, violazioni penali e amministrative, ritrovo di persone con precedenti e luogo di abituale inosservanza delle basilari regole civili”.
Il questore di Como Marco Calì, ha firmato un provvedimento che di fatto sospende immediatamente e per una durata di 15 giorni, la licenza del locale. Il provvedimento è già stato notificato ai gestori. Polizia, carabinieri e polizia locale di Mozzate hanno documentato, come emerge dagli atti “una serie di responsabilità riguardo l’incauta gestione dell’attività del locale che ne ha derivato la pericolosità per l’ordine e la sicurezza pubblica”.
Nel dispositivo di sospensione si legge che “l’esercizio pubblico, come testimoniano i numerosi controlli e gli interventi effettuati dalle forze di polizia, anche nell’immediata pertinenza esterna del locale, è ritenuto luogo pubblico di aggregazione con la presenza abituale di persone pregiudicate e pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica, che danno luogo a episodi illeciti che riguardano principalmente la detenzione di sostanze stupefacenti, risse tra gli avventori che, tra le altre cose, vengono spesso trovati in stato di alterazione dovuto all’uso smodato di sostanze alcoliche”.
Le forze dell’ordine hanno notificato nella serata di ieri al gestore la sospensione della licenza per 15 giorni.