A fine dicembre 2024, le imprese femminili a Como sono 8.490, pari al 20% del totale, e la provincia si trova in decima posizione in Lombardia, al 100° posto della classifica nazionale. Sono i dati dell’analisi dell’Ufficio Studi e statistica della Camera di Commercio di Como-Lecco, diffusi in occasione della Giornata internazionale della donna che ricorre l’8 marzo.
A fine settembre dello scorso anno – ultimo dato disponibile – le aziende gestite da donne occupano quasi 21mila persone, il 12,2% degli addetti complessivi.
Alla fine del 2024, le imprese femminili comasche hanno concentrazioni più elevate nei “servizi alla persona”, nel “tessile-abbigliamento” e nelle “costruzioni”. Il numero degli addetti è maggiore nel tessile, nei servizi, nel turismo e ristorazione e nel commercio.
Guardando al trend degli ultimi nove anni, Como ha registrato un aumento di 608 aziende femminili (+7,7%) e 1.733 addetti e, assieme alle province di Milano e Monza e Brianza, è tra i territori con le crescite più significative in valori assoluti. L’incremento si è registrato anche nel corso dello scorso anno, con 78 imprese e 78 addetti in più.
Analizzando il trend dei diversi settori, però, negli ultimi nove anni in provincia sono diminuite le imprese femminili nel commercio, nel tessile e abbigliamento e nell’agricoltura. In calo nel corso del 2024 le aziende nei settori del tessile, dell’istruzione, sanità e assistenza sociale e degli altri servizi.
“Continuiamo a lavorare con determinazione per favorire una crescita più equa e inclusiva, sostenendo strumenti come la certificazione per la parità di genere. – commenta Antonella Mazzoccato, presidente del Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Como-Lecco – La certificazione si è ormai affermata nel sistema economico come mezzo per rafforzare una cultura d’impresa moderna e aperta alla diversità, valorizzandola come leva strategica per l’innovazione e la crescita sostenibile”.