(ANSA) – IMPERIA, 07 MAR – La guardia di finanza di Imperia ha scoperto una maxi evasione fiscale da 64 milioni di Iva non versata da parte di sei aziende attive nel settore del traffico ‘Voip’, ovvero la tecnologia che permette di trasmettere la voce attraverso internet anziché la tradizionale linea telefonica, arrestando due persone e disponendo misure interdittive per altre tre. L’operazione, condotta con l’ausilio dei comandi provinciali delle fiamme gialle di Napoli, Bologna e Ferrara, ha dato esecuzione a un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Bologna su richiesta della Procura Europea e ha portato al sequestro di oltre 64 milioni di beni. "Le indagini hanno consentito di individuare un articolato meccanismo fraudolento conosciuto come ‘frode carosello’ – spiega la guardia di finanza – attuata mediante l’interposizione di ‘missing trader’ o ‘cartiere’, ovverosia imprese esistenti solo formalmente, le quali effettuano acquisti intra o extra UE di beni senza il versamento dell’Iva al fornitore per poi cederli, quasi contestualmente, all’acquirente reale. La ‘cartiera’ acquista cartolarmente la merce senza averne mai la materiale disponibilità, svolgendo una mera funzione di prestanome nell’operazione, che si conclude con l’omesso versamento dell’Iva e con la sua indebita detrazione da parte dell’acquirente, il quale beneficia del credito d’imposta senza che sia mai stata assolta a monte". "Le imprese, prive di una reale operatività economica, al fine di giustificare la fittizia cessione hanno emesso fatture per operazioni inesistenti, consentendo a due società effettivamente produttive di utilizzarle per ridurre artificiosamente il carico fiscale – sottolineano i militari -. Tale impianto ha consentito sia di immettere in consumo il traffico Voip acquistato a prezzi competitivi rispetto a quelli praticati da imprese concorrenti in danno dell’economia legale e del corretto funzionamento dei mercati". (ANSA).