Presentazione in Comune a Como per il “Quartiere dello Sport” di Muggiò, Una conferenza stampa che è stata più volte rinviata, ma che oggi è stata proposta a Palazzo Cernezzi. Ecco le prime immagini. L’approfondimento nel telegiornale in onda questa sera alle 19.30.

Un nuovo quartiere dello sport che unirà Albate, Muggiò e Camerlata. Cala il sipario sulla proposta progettuale che vede coinvolti pubblico e privati e che porterà sulle ceneri del vecchio palazzetto e della vecchia piscina di Muggiò, edifici che saranno entrambi demoliti, un maxi impianto di nuova generazione composto da un centro natatorio, che conta 8 vasche, un nuovo palasport e l’intera riqualificazione urbanistica dell’intera zona con tanto di nuova piazza, viabilità rinnovata e parcheggi. A vedere le immagini si fatica a riconoscere l’area tanto sarà rivista, la via Sportivi Comaschi, per fare un esempio verrà “spostata”, e sarà realizzata una maxi rotonda e un sovrappasso pedonale in via Canturina proprio per raccordare le strutture sportive dei tre quartieri. Complessivamente si parla di due lotti di intervento per costruire la Como Arena e la Como Piscina e una spesa complessiva che supera i 55 milioni di euro.
Procedendo con ordine il lotto 1: oltre alla piazza con parco dell’inclusività, prevede gli interventi viabilistici, include il palazzetto dello sport che sarà realizzato, nella piana di Muggiò. 744 posti a sedere, ingresso, reception, aule studio, spogliatoi, tribune, doppio campo da gioco per eventi sportivi o di allenamento (basket, pallavolo e calcetto), palestra per attività a corpo libero e ancora, al piano superiore, uffici, sala riunioni e terrazza bar.
Il lotto 2 comprende il centro natatorio con un totale di 8 piscine. All’interno prevista una olimpionica da 10 corsie, ma anche vasche per utenti con disabilità, per la riabilitazione e per l’acquaticità dei più piccoli, tribuna. E ancora bar e spazi per il coworking. All’esterno una doppia vasca nel verde, spray park e chiosco.
Insomma – da quanto spiegato – nel futuro dell’area c’è certamente lo sport ma anche il tempo libero, la convivialità. Più semplicemente la rinascita di una superficie da troppo tempo dimenticata.






Un partenariato pubblico-privato che, nell’attuale piano di fattibilità tecnico economica presentato a Palazzo Cernezzi (che ha già attivato il gruppo di lavoro interno) vede coinvolti una società cooperativa di Ravenna che opera nel mercato delle costruzioni impiantistiche ed edili, altre due attive nella gestione di piscine e impianti sportivi, una banca, oltre al colosso in ambito energetico di cui già si era parlato nei mesi scorsi.
Ma quanto si dovrà aspettare per passare dalla carta a vedere iniziare i lavori, il sindaco di Como, Alessandro Rapinese è cauto. “Il 2026 o forse l’inizio del 2027 – dice – ma non importa voglio ragionare per step e procedere in modo preciso e puntuale”.
L’attuale piano prevede, una volta avviato il cantiere, un totale di 2 anni e mezzo di lavori per la realizzazione delle opere. Quindi i costi. Complessivamente si parla – come detto – di oltre 55 milioni di euro. Fondamentale – è stato sottolineato durante la presentazione – il contributo di Palazzo Lombardia. “Abbiamo deciso di aggiungere 4,5 milioni di euro ai 4 già assegnati con il ‘Patto per la Lombardia’ perchè crediamo si tratti di un progetto importante per il territorio ma con una rilevanza regionale” ha spiegato, a nome dell’intera giunta lombarda, Alessandro Fermi, assessore comasco all’Università, Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia.
I prossimi passi prevedono parallelamente il lavoro con la Regione per la stesura dell’accordo di programma mentre, a livello locale, l’approvazione della delibera di giunta (da qui a tre mesi), quindi seguiranno la procedura di gara per individuare il concessionario e la progettazione esecutiva. Terminata questa ampia fase potranno essere avviati i lavori. Non prima di 12/15 mesi come spiegato dal sindaco.